Quando conviene rispondere nei test a risposta multipla

Test risposta multipla

Chiunque si sia trovato ad affrontare un test a risposta multipla soprattutto nell'ambito preselettivo (universitario o concorsuale) si sarà reso conto che anche un misero 0,30 può far avanzare o retrocedere di decine di posizioni.

 

Non bisogna lasciare mai nulla al caso! Se si hanno una o più domande per le quali non si conosce la risposta esatta a tutti sarà capitato di chiedersi: "Mi conviene rispondere o è meglio lasciarla irrisolta?"

 

 

In questo articolo vedremo quali strategie seguire per decidere razionalmente se rispondere o no alle domande su cui non siamo sicuri. Continua a leggermi e vedremo come evitare di bruciare un test per un misero 0,30...Wink

 

Possibili situazioni in un test a risposta multipla

 

Nella risoluzione di un test a risposta multipla si potranno verificare le seguenti possibilità:

 

1) si conosce la risposta esatta; 

2) non si conosce la risposta esatta.

 

Nel primo caso barreremo o anneriremo la casella corrispondente, nell'altro conviene procedere per esclusione cercando di ridurre il campo alla sola risposta esatta. Se ci riusciamo siamo a cavallo, ma se, come spesso accade, non dovremmo riuscirci ci toccherà fare una scelta: rispondere o lasciare la domanda senza risposta. In base a cosa decidiamo?

 

No penalità/sì penalità e convenienza

 

A) Se non sono previste penalità in caso di risposte errate (molto raro ma a volte accade) conviene, indubbiamente, tentare la fortuna e non lasciare nulla di irrisolto.

 

Solo un suggerimento: se le domande a cui non si sa rispondere sono tante e non si è riusciti ad escludere alcuna alternativa di risposta, conviene contrassegnare sempre lo stessa alternativa; sicuramente qualcuna sarà giusta!

 

 

B) Se sono previste penalità in caso di risposte errate, dobbiamo essere più cauti...

 

Inizieremo innanzitutto col rispondere alle domande a cui siamo certi di dare una risposta esatta. Questo eviterà ci farci soffermare a lungo su una domanda di cui non si conosce la risposta e perdere quindi molto tempo (ricordate che nei test c'è un tempo limite di consegna). Fatto questo torneremo sulle risposte non date e, se dopo aver proceduto per esclusione non siamo riusciti a ricondurci alla sola alternativa corretta, la scelta se rispondere o meno dovrà essere fatto tenendo conto:

 

- del punteggio assegnato in caso di risposta esatta; 

- del punteggio assegnato in caso di risposta errata;

- del punteggio assegnato in caso di risposta omessa (potrebbe capitare che anche in caso di risposte omesse vengano detratti punti);

- del numero di alternative di risposta che ha ogni domanda e di quante siamo riusciti ad escludere;

- del numero di domande alle quali non sappiamo rispondere.

 

Per far tutto questo dovremmo appoggiarci ad un calcolo statistico (nulla di difficile, niente paura!). Converrà dare una risposta "a caso" solamente quando la probabilità di ottenere un punteggio positivo è maggiore o uguale alla probabilità di ottenere un punteggio negativo.

 

 

Come affrontare un test a risposta multipla

 

Un esempio

 

Immaginiamo di trovarci nella seguente situazione

 

- ci sono 10 domande a cui non sappiamo rispondere;

- le alternative di risposta sono 5 per ogni domanda e non siamo riusciti ad escluderne nessuna;

- ad ogni risposta esatta viene assegnato +1 punto;

- ad ogni risposta errata viene assegnato -0,5 punti;

- ogni risposta omessa lascia inalterato il punteggio.

 

Vediamo come ragionare:

 

Per ogni domanda abbiamo 1 possibilità su 5 di indovinare (1/5=0,2) e quindi 4 possibilità su 5 di sbagliare (4/5=0,8). I quesiti a cui non sappiamo rispondere sono 10, quindi:

 

Punteggio per risposte esatte (su 10): 0,2·10·(+1) = +2

 

dove: 0,2 è la probabilità (prima calcolata) di azzeccare la risposta esatta, 10 è il numero di quesiti irrisolti, (+1) è il punteggio assegnato ad una risposta esatta.

 

Punteggio per risposte errate (su 10): 0,8·10·(-0,5) = -4

 

dove: 0,8 è la probabilità (prima calcolata) di sbagliare, 10 è il numero di quesiti irrisolti, (-0,5) è il punteggio assegnato ad una risposta errata.

 

Totale punti se decidiamo di rispondere: +2-4 = -2

 

Totale punti se lasciamo le risposte in bianco: 10·0 = 0

 

Morale della favola: in questo caso non conviene rispondere!

 

Un altro esempio

 

- Ci sono 10 domande a cui non sappiamo rispondere;

- le alternative di risposta sono 5 per ogni domanda e siamo però riusciti ad escluderne una;

- ad ogni risposta esatta viene assegnato +1 punto;

- ad ogni risposta errata viene assegnato -0,3 punti;

- ad ogni risposta omessa viene assegnato -0,1 punti.

 

Avendo escluso un'alternativa perché sicuramente errata, per ogni domanda abbiamo 1 possibilità su 4 di indovinare (1/4=0,25) e quindi 3 possibilità su 4 di sbagliare (3/4=0,75). I quesiti a cui non sappiamo rispondere sono 10, quindi:

 

Punteggio per risposte esatte (su 10): 0,25·10·(+1) = +2,5

 

dove: 0,25 è la probabilità (prima calcolata) di azzeccare la risposta esatta, 10 è il numero di quesiti irrisolti, (+1) è il punteggio assegnato ad una risposta esatta.

 

Punteggio per risposte errate (su 10): 0,75·10·(-0,3) = -2,25

 

dove: 0,75 è la probabilità (prima calcolata) di sbagliare, 10 è il numero di quesiti irrisolti, (-0,3) è il punteggio assegnato ad una risposta errata.

 

Totale punti se decidiamo di rispondere: +2,5-2.25 = +0.25

 

Totale punti se lasciamo le risposte in bianco: 10·(-0.1) = -1

 

Morale della favola: in questo caso conviene affidarsi alla fortuna e rispondere!

 


 

Non farti fregare dall'ansia: sii sempre lucido e fatti i conti in tasca, aumenterai al massimo le tue possibilità di portare a casa il punteggio migliore...Wink

 

 

Redazione di YouMath

 

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