Seconda legge di Gay-Lussac

La seconda legge di Gay-Lussac riguarda il comportamento dei gas ideali nelle trasformazioni isocore, e descrive la relazione tra temperatura e pressione di un gas qualsiasi quando è soggetto a una trasformazione a volume costante.

È giunto il momento di analizzare la terza tipologia di trasformazione che può subire un gas perfetto quando una delle tre grandezze termodinamiche si mantiene costante. Tra un attimo presenteremo enunciato e formula della seconda legge di Gay-Lussac, e vedremo quante analogie presenta rispetto alla prima.

A ben vedere, se avete già letto la precedente lezione, vi renderete conto che basterebbe ripercorrerla scambiando i ruoli di pressione e volume... Ma non bruciamo le tappe e procediamo con calma: studiare leggi e formule simili a quelle già affrontate è un'ottima occasione per apprendere i concetti al meglio. ;)

La seconda legge di Gay-Lussac per le trasformazioni isocore

Sappiamo che le tre grandezze che descrivono lo stato termodinamico di un gas sono pressione, temperatura e volume.

Abbiamo già studiato due delle tre leggi che descrivono il comportamento dei gas perfetti, quando essi subiscono una trasformazione in cui una delle tre variabili di stato rimane costante e le altre due sono libere di variare:

- la legge di Boyle ci dice come si comporta un gas ideale quando è sottoposto a una trasformazione isoterma (a temperatura costante);

- la prima legge di Gay-Lussac ci dice come si comporta un gas ideale quando subisce una trasformazione isobara (a pressione costante);

- la seconda legge di Gay-Lussac descrive ciò che accade a un gas ideale quando è soggetto a una trasformazione isocora (a volume costante).

Non ci resta che analizzare il terzo caso, e scoprire quale relazione sussiste tra temperatura e pressione quando un gas è sottoposto a una trasformazione a volume costante.

La prima cosa da fare è inquadrare le trasformazioni isocore nel piano di Clapeyron, dove i valori di volume vengono collocati sull'asse x e quelli di pressione sull'asse y.

Supponiamo che il gas passi da uno stato A = (V_A,p_A) a uno stato B = (V_B,p_B). Ormai sappiamo come ragionare in questo contesto, e non abbiamo difficoltà nell'intuire che una trasformazione isocora si presenta come un segmento di retta verticale.

V = V_A = V_B = costante ; x = k con k costante

Seconda legge di Gay-Lussac e piano di Clapeyron

Trasformazione isocora nel piano di Clapeyron.

Il volume, infatti, deve rimanere costante al variare della pressione. Veniamo allora alla formulazione della seconda legge di Gay-Lussac:

p = p_0(1+α t)

dove:

- p_0 indica la pressione del gas quando la sua temperatura è di 0 °C;

- α è il coefficiente di dilatazione termica dei gas;

- t è la temperatura espressa in gradi Celsius.

La seconda legge di Gay-Lussac ci dice che, mantenendo il volume costante, la pressione varia linearmente con la temperatura. Come potete vedere la struttura di questa equazione è identica a quella che abbiamo scritto per la prima legge di Gay-Lussac.

In modo del tutto analogo rispetto alle trasformazioni isobare, possiamo tracciare il grafico della relazione p = p(t) nel piano t,p. Com'era lecito aspettarsi, se riscriviamo la formula della seconda legge di Gay-Lussac come

p = p_0α t+p_0

vediamo che essa corrisponde all'equazione di una retta 

y = mx+q

Seconda legge di Gay-Lussac

Seconda legge di Gay-Lussac nel piano t,P.

Il coefficiente angolare (inclinazione della retta) è dato da p_0α, mentre l'ordinata all'origine è data da q = p_0. Così, all'aumentare della temperatura, aumenta la pressione del gas.

Seconda legge di Gay-Lussac e costante di dilatazione termica dei gas

Il termine α presente nella formula è la stessa identica costante che compare anche nella prima legge di Gay-Lussac: è il coefficiente di dilatazione termica dei gas, il cui valore è costante per qualsiasi tipo di gas

α = (1)/(273,15 °C)

e del quale sappiamo già tutto. :)

Esempio sulla seconda legge di Gay-Lussac

Come semplice esercizio di applicazione, supponiamo di avere un gas inizialmente alla temperatura di 0 °C e alla pressione di 3,5 atm. Tramite una trasformazione isocora portiamo il gas a una temperatura di 45 °C. Qual è il valore di pressione nel nuovo stato?

Svolgimento: applichiamo la seconda legge di Gay-Lussac:

p = p_0(1+α t) = (3,5 atm)·(1+(1)/(273,15 °C)·(45 °C)) = 4,1 atm

Com ci aspettavamo, a una maggiore temperatura corrisponde una maggiore pressione.

Seconda legge di Gay-Lussac con temperatura in Kelvin

Come nella prima legge, anche la seconda legge di Gay-Lussac richiede che la temperatura sia espressa in gradi Celsius (indicata a tal proposito con la lettera t minuscola). Tramite la costante α però è possibile riscrivere la formula in modo tale da far comparire la temperatura in kelvin.

Vediamo come fare: raccogliamo la costante α tra parentesi tonde

p = p_0α ((1)/(α)+t)

dopodiché sostituiamo α con il suo valore numerico

(1)/(α)+t = (1)/((1)/(273,15 : °C))+t = 273,15 : °C+t = T

Anche in questo caso abbiamo ottenuto l'espressione per convertire i gradi Celsius in kelvin, sicché possiamo scrivere la formula della seconda legge di Gay-Lussac per temperature in kelvin:

p = p_(0) α T

Il grafico della funzione p = p(T) in questo caso è quello di una retta passante per l'origine nel piano p,T, e la relazione tra le due variabili di stato è di proporzionalità diretta.

Inoltre, riscrivendo la precedente equazione nella forma

p_0α = (p)/(T)

si può esprimere la seconda legge di Gay-Lussac affermando che in una trasformazione isocora il rapporto tra pressione e temperatura (in kelvin) è costante

V costante ⇒ (p)/(T) costante

Esempio

Vediamo un ultimo esercizio. Vogliamo trovare la temperatura associata a un valore di pressione di 2,3 atm per un gas che ha subito una trasformazione isocora, partendo da una temperatura iniziale di 0 °C e da una pressione iniziale di 0,8 atm.

Svolgimento: applichiamo la legge di Gay-Lussac nella sua seconda formulazione

p = p_(0) α T

e ricaviamo la temperatura

T = (p)/(p_(0) α) = (2,3 atm)/((0,8 atm)·(1)/(273,15 : °C)) = 785 K = 512 °C


Per il momento ci fermiamo con lo studio delle trasformazioni dei gas... Ma solo per il momento. :) Nelle lezioni successive introdurremo alcune nozioni propedeutiche, a partire dal concetto di mole e dal numero Avogadro. Per tutto il resto non dimenticate che qui su YM ci sono tantissimi esercizi svolti e altrettante lezioni: potete trovare tutto quello che vi serve con la barra di ricerca interna.

Buona Fisica a tutti!

Alessandro Catania (Alex)

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