Violare l'enunciato di Kelvin del secondo principio della Termodinamica
implica una violazione dell'enunciato di Clausius.
Il sistema complessivo che abbiamo creato con la combinazione delle due macchine ha come unico risultato il trasferimento di calore dalla sorgente fredda a quella calda, in contrasto con l'enunciato di Clausius. Infatti tutto il lavoro prodotto dalla prima macchina, il motore ideale, è interamente assorbito dalla seconda.
Inoltre, la macchina frigorifera cede più calore alla sorgente calda di quanto non ne assorba il motore ideale. Supponendo possibile poter trasformare integralmente in lavoro il calore assorbito da una sorgente, siamo riusciti a trasferire calore da una sorgente fredda ad un calda senza spendere lavoro. Ciò non è consentito dal secondo principio della Termodinamica nella formulazione di Clausius.
Vediamo la dimostrazione inversa e violiamo l'enunciato di Clausius. Supponiamo che sia possibile realizzare una trasformazione il cui unico risultato sia il passaggio di calore da una sorgente a temperatura inferiore a una a temperatura superiore.
Inseriamo tra le due sorgenti una macchina termica che operi normalmente, ovvero che assorba calore dalla sorgente più calda, trasformi una parte di tale calore in lavoro
e ceda la restante parte
alla sorgente più fredda.
Violare l'enunciato di Clausius del secondo principio della Termodinamica
implica una violazione dell'enunciato di Kelvin.
Possiamo calibrare la macchina in modo che la quantità di calore che essa assorbe sia uguale al calore precedentemente ceduto alla sorgente più calda, in seguito al trasferimento di calore avvenuto dalla sorgente più fredda .
In questo modo lo scambio di calore complessivo della macchina con la sorgente a temperatura più alta è zero; è come se questa sorgente non esistesse. L'unico risultato che abbiamo ottenuto dunque è l'assorbimento di una quantità di calore pari a dalla sorgente più fredda, e una trasformazione totale di questo calore nel lavoro
prodotto dalla macchina.
Abbiamo così violato l'enunciato di Kelvin, secondo il quale non è possibile realizzare un processo che abbia come unico risultato la conversione integrale di calore in lavoro.
Osservazione (sincronismo delle macchine nella dimostrazione dell'equivalenza)
Abbiamo messo in evidenza l'equivalenza dei due enunciati del secondo principio della Termodinamica: negarne uno significa negare anche l'altro.
Nelle dimostrazioni precedenti abbiamo costruito dei sistemi composti da due macchine supponendo implicitamente che esse lavorassero assieme in sincronia, e cioè che completassero entrambe lo stesso numero di cicli nello stesso tempo. Si tratta di una semplificazione che ci ha permesso di arrivare alle nostre conclusioni in modo più semplice, ma si può dimostrare che tale ipotesi non rappresenta una limitazione: i risultati ottenuti hanno comunque validità generale.
La prossima lezione sarà interamente dedicata al teorema di Clausius, dopodiché introdurremo la nuova, fondamentale grandezza che abbiamo menzionato nel corso della spiegazione: l'entropia. Un po' più in là, invece, chiuderemo il cerchio trattando il terzo principio della Termodinamica.
Come sempre, per qualsiasi dubbio e/o per scegliere tra tantissimi esercizi svolti e spiegati nel dettaglio, vi raccomandiamo di usare la barra di ricerca interna. ;)
Buona Fisica a tutti!
Alessandro Catania (Alex)
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