Nettuno
Nettuno è l'ottavo pianeta del Sistema Solare in ordine di distanza dal Sole. Scoperto nel 1846, appartiene insieme a Giove, Urano e Saturno al gruppo dei pianeti gassosi (o pianeti gioviani).
In questa scheda riassumeremo le principali informazioni relative al pianeta Nettuno e, oltre alle usuali caratteristiche morfologiche ed orbitali, vedremo la storia della scoperta del pianeta, quali missioni spaziali lo hanno interessato ed infine parleremo degli anelli e dei satelliti di Nettuno.
Cominciamo con un'immagine: una rappresentazione del pianeta. :)
Il pianeta Nettuno
Vediamo quali sono le principali caratteristiche del pianeta Nettuno:
Tipo | Pianeta gassoso |
Distanza dal Sole (media) | 4496,6 milioni di km (30,058 UA) |
Perielio | 4459,6 milioni di km (29,811 UA) |
Afelio | 4536,8 milioni di km (30,327 UA) |
Distanza Terra-Nettuno | Media: 4500 milioni di km (30,1 UA) |
164,79 anni | |
Velocità orbitale media | 5,385 km/s |
Periodo di rotazione | 16 ore 6 minuti 36 secondi |
Velocità di rotazione (equatoriale) | 2 680 m/s |
Inclinazione dell'asse | 28,32° |
Inclinazione dell'orbita rispetto all'eclittica | 1,8° |
Eccentricità dell'orbita | 0,008 |
Satelliti | 14 |
Massa del pianeta | 1,0243 x 1026 Kg (17,135 volte la massa della Terra) |
Diametro di Nettuno (equatoriale) | 49500 km |
Diametro di Nettuno (polare) | 48700 km |
Volume del pianeta | 6,254 x 1022 m3 (57,675 volte quello della Terra) |
Superficie del pianeta | 7,619 x 1015 km2 |
Densità media | 1,64 g/cm3 |
Temperatura superficiale media | -220°C |
Accelerazione di gravità | 11,15 m/s2 |
Atmosfera | idrogeno, elio, metano |
Riassunto sul pianeta Nettuno
Passiamo alla descrizione delle proprietà che caratterizzano Nettuno. La maggior parte delle informazioni di cui disponiamo sono state raccolte mediante la missione spaziale della sonda Voyager 2, che nell'agosto 1989 ha avvicinato Nettuno a 4500 km circa dal Polo Nord. Oltre ad effettuare diversi rilevamenti, la sonda ha scattato diverse immagini del pianeta (a discapito dei problemi di illuminazioni derivanti dall'ingente distanza di Nettuno dal Sole).
(Immagine esemplificativa. Le dimensioni e le distanze non sono in scala.)
Scoperta di Nettuno
La scoperta del pianeta Nettuno merita una menzione speciale, essendo stata difficoltosa ed avendo coinvolto due astronomi, che hanno contribuito indipendentemente alla sua scoperta: John Couch Adams e Urbain Leverrier.
A seguito della scoperta di Urano, nel 1781, gli astronomi ricorsero alle leggi di Keplero e alle leggi di Newton per determinarne l'orbita, e ritennero di verificare se, oltre a Nettuno, vi fossero altri corpi in rivoluzione attorno al Sole. Nel 1821 Alexis Bouvard si accorse che l'orbita reale di Urano non combaciava con quella prevista dalle leggi di Keplero e dalle leggi di Newton; di conseguenza venne formulata l'ipotesi secondo cui le discrepanze fossero causate dall'azione gravitazionale esercitata su Urano da un altro corpo, collocato al di là della sua orbita.
Sempre nel 1821 Friedrich Bessel propose l'idea che fosse presente un ottavo pianeta nel Sistema Solare ed un suo allievo, Fleming, tentò di dimostrarne l'esistenza. Fleming morì nel 1940 ed il suo lavoro, interrotto prima di giungere ad una conclusione, venne ripreso da Adams, il quale suppose che l'ipotetico pianeta dovesse distare 38,4 UA dal Sole. Adams inviò il proprio lavoro a George Airy, astronomo dell'osservatorio di Greenwich, che però considerò il problema irrisolvibile e non lo prese in considerazione.
Successivamente anche Leverrier inviò il proprio lavoro ad Airy, il quale rivalutò la soluzione di Adams e fu così che iniziò un lavoro di ricerca presso l'osservatorio di Cambridge, nel 1846. Nel frattempo, Leverrier propose una soluzione più dettagliata del problema, proponendo maggiori dettagli relativi alle sue caratteristiche e ai suoi parametri orbitali, e la sottopose all'attenzione di Johann Gall, assistente dell'osservatorio di Berlino, nel Settembre del 1846. Le coordinate proposte da Laverrier furono quindi utilizzate da Galle e risultarono decisive nella scoperta di Nettuno.
Struttura interna e atmosfera di Nettuno
L'interno di Nettuno è simile a quello degli altri pianeti gassosi, ed in particolare alla struttura interna di Urano. Pur presentando una densità simile a quella di Giove, la massa decisamente inferiore rispetto al gigante gassoso ha impedito la formazione di idrogeno metallico all'interno del pianeta.
Esattamente come nel caso di Urano, il nucleo di Nettuno è circondato da uno strato di elio ed idrogeno, che a sua volta è sovrastato da nubi suddivise in due strati. Lo strato di nubi inferiore è costituito da ammoniaca ghiacciata o solfuro di idrogeno mentre lo strato superiore è formato prevalentemente da metano ghiacciato. In particolare, il metano presente nell'atmosfera di Nettuno conferisce al pianeta un intenso colore azzurro.
Nettuno possiede una intensa fonte di calore interna, che genera una quantità di energia pari a quasi il triplo di quella che il pianeta assorbe dal Sole.
Un altro aspetto che caratterizza l'atmosfera è la presenza di fortissimi venti che spirano a più di 2000 km/h e che, soffiando in verso contrario rispetto a quello di rotazione, generano una struttura a bande screziate disposte parallelamente rispetto all'equatore.
Infine, Nettuno presenta un campo magnetico verosimilmente generato dai moti convettivi interni, ed il cui asse è inclinato di 47° rispetto all'asse di rotazione del pianeta.
Anelli di Nettuno
Nettuno possiede un sistema di anelli molto tenui, scoperto a partire dal 1968 ed osservato successivamente dalla sonda Voyager 2. Ad oggi sono noti 10 anelli e, a causa del loro colore rossastro, si ritiene che siano costituiti da particelle legate da silicati o da pulviscolo di carbonio.
Satelliti di Nettuno
Prima che la sonda Voyager 2 avvicinasse Nettuno erano noti solamente due dei 14 satelliti del pianeta, Tritone e Nereide; successivamente la missione spaziale scoprì altre sei lune e, ad oggi (2016), i satelliti noti sono 14 in tutto.
La principale nonché più imponente luna di Nettuno è Tritone, l'unico satellite in tutto il Sistema Solare che si muove con moto retrogrado, cioè ruota intorno al pianeta in direzione opposta rispetto a quella di rotazione. Secondo il modello più accreditato si ritiene che originariamente Tritone facesse parte della Fascia di Kuiper, così come Plutone e il suo satellite Caronte.
Tritone e Nereide si muovono lungo orbite inclinate rispettivamente di 20° e 30° rispetto al piano equatoriale del pianeta, mentre le altre lune di Nettuno ruotano intorno ad esso lungo orbite pressoché complanari rispetto al piano equatoriale.
Di seguito riportiamo le caratteristiche salienti dei principali satelliti di Nettuno. Per ulteriori approfondimenti vi rimandiamo al tool sui satelliti dei pianeti.
Satellite | Distanza orbitale (km) | Periodo orbitale (giorni) | Raggio equatoriale (km) |
Naiade | 48000 | 0,294 | 29 |
Talassa | 50000 | 0,311 | 40 |
Despina | 52500 | 0,334 | 74 |
Galatea | 62000 | 0,429 | 79 |
Larissa | 73600 | 0,555 | 104 x 89 |
Proteo | 117600 | 1,122 | 200 |
Tritone | 354800 | 5,877 | 1 350 |
Nereide | 5513400 | 360,136 | 170 |
Buona Astronomia a tutti!
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