Coordinate sferiche
Le coordinate sferiche (dette anche coordinate polari nello spazio) permettono di esprimere la posizione di un punto nello spazio in un sistema diverso rispetto alle coordinate cartesiane, e in molte occasioni semplificano i conti, come ad esempio negli integrali tripli, oppure nello studio di funzioni di tre variabili con simmetria radiale.
In questa lezione vedremo quali sono le formule per le coordinate sferiche, come si ricavano e qualche esempio di applicazione.
Formule per le coordinate sferiche
Vediamo subito le formule che descrivono lo spazio in coordinate sferiche, senza interessarci momentaneamente di come si ricavano, aspetto che avremo cura di approfondire in un secondo momento. Prima di partire a razzo però, cerchiamo di comprendere cosa stiamo effettivamente facendo.
In coordinate cartesiane un punto nello spazio viene individuato da una tripla di valori
, rispettivamente l'ascissa
, l'ordinata
e la quota
. Si tratta del sistema di coordinate cui siamo normalmente abituati, niente di più e niente di meno. In talune occasioni conviene però descrivere lo spazio in modo diverso e passare in coordinate sferiche.
Per farlo abbiamo bisogno ovviamente di tre variabili che chiameremo .
Coordinate sferiche con
colatitudine
Vediamo le formule di passaggio dalle coordinate cartesiane alle coordinate sferiche, ossia esprimiamo in funzione di
dove
è la colatitudine, o angolo polare, che varia tra
ed è l'angolo formato dall'asse delle
positive con il segmento che unisce l'origine con il punto
.
Gli intervalli che abbiamo riportato sono detti domini naturali in cui variano le variabili .
Coordinate sferiche con
latitudine
Alcuni docenti preferiscono utilizzare le coordinate sferiche con latitudine, cioè con l'angolo formato tra il piano
e la congiungente tra l'origine
e il punto
.
In tal caso le coordinate sferiche si scriveranno come
Attenzione! Quando parleremo di coordinate sferiche sarà necessario specificare per benino l'intervallo di variabilità della coordinata .
Osservazione (equivalenza delle due rappresentazioni)
Le due rappresentazioni sono equivalenti e l'una segue dall'altra, e per vederlo è sufficiente ricordare che il valore assoluto della somma algebrica tra latitudine e colatidudine è .
Coordinate sferiche traslate
Le coordinate sferiche traslate con centro nel punto e
colatitudine sono date da
mentre le coordinate sferiche traslate con centro in e
latitudine sono definite come
Come ricavare le coordinate sferiche
Ok, facciamo un passo in avanti e vediamo come ricavare le coordinate sferiche nel caso in cui sia la colatitudine (ometteremo il caso
latitudine, del tutto analogo).
Immaginiamo di avere un punto , che nel sistema di assi cartesiani
ha per coordinate
. Il nostro obiettivo consiste nell'esprimerne la posizione in funzione delle variabili
dove:
è la distanza di P dall'origine;
è l'angolo tra l'asse delle
positive e la retta congiungente l'origine
con il punto
, proiezione di
sul piano
.
è l'angolo formato dall'asse delle
positive e dalla retta congiungente l'origine
e il punto
.
Con tali premesse partiamo da . Riprendiamo la figura relativa al caso
colatitudine
consideriamo il triangolo e utilizziamo il primo teorema trigonometrico sui triangoli rettangoli al triangolo
del quale vogliamo sia
che il segmento
.
Si vede facilmente che mentre
. Osserviamo ora che il segmento
coincide con l'ipotenusa del triangolo rettangolo che giace sul piano
e sempre per i teoremi trigonometrici sui triangoli rettangoli risulta
Eccoci! Abbiamo ricavato le variabili espresse in coordinate sferiche!
I domini naturali delle variabili in coordinate sferiche
Perché i domini naturali di sono rispettivamente
? Rispondere ad una domanda del genere è abbastanza semplice a patto di inquadrare le coordinate sferiche in analogia rispetto alle coordinate geografiche.
Partiamo dalla più facile, la variabile . Come abbiamo visto in precedenza, essa rappresenta la distanza del punto
dall'origine
: maggiore è la distanza, maggiore sarà
. Nel caso particolare in cui il punto coincida con l'origine, avremo
. Inoltre, trattandosi di una distanza,
non può essere un numero negativo. In sintesi abbiamo
Se fissiamo un valore di e lasciamo libere le coordinate
, otteniamo tutti i punti che giacciono sulla sfera di equazione
.
Passiamo all'angolo che sulla sfera individua un meridiano, cioè tutti i punti che si ottengono intersecando la sfera con il semipiano avente retta d'origine l'asse z e che forma con l'asse
l'angolo
.
Al variare di tra
potremo descrivere tutti i possibili meridiani. Al valore
verrà associato lo stesso meridiano che si ottiene con
; una volta superato
i meridiani associati ripercorreranno la sfera. Per questi motivi si considera come intervallo di variabilità
.
L'angolo varierà invece nell'intervallo
e individuerà i paralleli. Osserviamo che:
per
il parallelo coincide con il punto
, ovvero il polo nord;
per
, il parallelo coincide con il punto
, ovvero il polo sud;
per
otteniamo tutti i paralleli intermedi.
i paralleli associati coincideranno con quelli ottenuti in precedenza.
L'intersezione tra il parallelo e il meridiano sulla sfera individueranno il punto.
Coordinate sferiche in funzione delle coordinate cartesiane
In precedenza abbiamo spiegato come esprimere le coordinate cartesiane in funzione delle coordinate sferiche; ora vediamo le leggi inverse, ossia come esprimere le coordinate sferiche in funzione delle coordinate cartesiane
.
Sia un punto dello spazio
. Allora:
Nota (1): per determinare correttamente dobbiamo distinguere alcuni possibili casi:
Se , allora
mentre
e
non sono definiti.
Quando usare le coordinate sferiche
Le coordinate sferiche sono particolarmente utili quando bisogna calcolare integrali tripli in cui
la funzione integranda è una funzione radiale, cioè una funzione che dipende da
;
il dominio di integrazione è una sfera o una sua parte, o eventualmente una corona sferica.
Un piccolo indizio sulla convenienza dell'utilizzo delle coordinate sferiche può essere dato dalla presenza del trinomio .
Esempi sulle coordinate sferiche
1) Esprimiamo in coordinate sferiche il punto .
Cominciamo con il raggio :
Il prossimo passaggio prevede di determinare la colatitudine:
Infine determiniamo l'angolo , osservando che l'ascissa è zero, mentre l'ordinata è negativa e conseguentemente
:
2) Esprimiamo in coordinate sferiche l'insieme
che corrisponde al primo ottante dello spazio. Richiamiamo brevemente le leggi per le coordinate sferiche
dove (sono i domini naturali delle variabili).
Sostituiamo quindi le coordinate sferiche nelle condizioni che definiscono l'insieme :
Partiamo dalla disequazione più semplice, ossia dalla terza:
Se la disequazione è soddisfatta; per
dobbiamo invece richiedere che il fattore
sia maggiore o uguale a zero:
Nell'intervallo trovato il seno di è non negativo. Tale informazione è essenziale, perché ci permette di risolvere agevolmente le altre disequazioni.
Il coseno e il seno sono contemporaneamente non negativi per .
Sulla variabile non ci sono vincoli, quindi varia nel suo dominio naturale. In definitiva l'insieme
in coordinate sferiche si esprime come
Buona Matematica a tutti!
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