Equazioni differenziali di ordine superiore a 2 omogenee
Esauriti i metodi e la teoria relativa alle equazioni del secondo ordine, passiamo a vedere come si risolve un'equazione differenziale di ordine superiore al secondo omogenea, e lineare a coefficienti costanti.
Un'equazione differenziale omogenea, lineare, di ordine k superiore al secondo, a coefficienti costanti, si presenterà nella forma:
con e
(termine noto uguale a zero).
Per risolvere questo tipo di equazioni differenziali è strettamente necessario saper risolvere una qualsiasi equazione di grado k nel campo dei numeri complessi con
.
Prima di procedere, vediamo qualche premessa sulle radici di un polinomio nel campo complesso:
- un polinomio di grado
possiede in
esattamente
radici contate con la loro molteplicità;
- se
è una radice complessa di un polinomio, allora anche la sua coniugata ovvero
sarà radice dello stesso polinomio.
Chiarito ciò addentriamoci nel vivo della questione.
Come risolvere un'equazione differenziale omogenea di ordine superiore a 2
Supponiamo di trovarci di fronte ad un'equazione del tipo:
con e vediamo passo passo come procedere.
(1) Scrivere il polinomio caratteristico (che diremo ) ad essa associato
sostituendo al posto di
elevandola ad un esponente pari all'ordine di derivazione.
(2) Trovare in le radici del polinomio caratteristico
, ossia risolvere in
l'equazione
Possono presentarsi i seguenti casi:
(2a) ha esattamente k soluzioni reali distinte tutte con molteplicità 1. Supponiamo che esse siano:
. La soluzione dell'equazione differenziale di partenza è
con .
(2b) ha esattamente k soluzioni complesse e reali distinte tutte con molteplicità 1. Supponiamo che esse siano:
(reali)
(complesse)
(grado equazione).
Le precedenti premesse evidenziano il fatto che la somma del numero delle radici deve coincidere con il grado dell'equazione differenziale, e che nelle radici complesse compaiono anche i coniugati.
La soluzione dell'equazione differenziale di partenza è dunque data da
con .
(2c) ha esattamente k soluzioni complesse e reali eventualmente multiple. Supponiamo che esse siano:
quelle reali
quelle complesse,
, e che:
con molteplicità
con molteplicità
con molteplicità
con molteplicità
con molteplicità
con molteplicità
Per le premesse viste precedentemente:
(grado equazione)
Passiamo a costruire la soluzione dell'equazione differenziale di partenza. In generale:
- se è soluzione di
con molteplicità
allora:
sono soluzioni linearmente indipendenti dell'equazione differenziale associate alla radice
.
- Se sono soluzioni di
con molteplicità
allora:
e
sono soluzioni soluzioni linearmente indipendenti dell'equazione differenziale associate alle radici
. Di conseguenza, in base alla molteplicità di ogni soluzione, si costruisce la soluzione dell'equazione differenziale.
Esempi sulle equazioni differenziali omogenee di ordine superiore al secondo
A) Risolvere l'equazione differenziale:
Si tratta di un'equazione differenziale lineare, omogenea, a coefficienti costanti, di ordine tre. Scriviamo il polinomio caratteristico ad essa associato
e troviamone le radici in risolvendo l'equazione di terzo grado:
che ammette come soluzioni: tutte e tre con molteplicità 1. Siamo nel caso (2a).
La soluzione dell'equazione differenziale di partenza sarà allora data da
B) Si risolva l'equazione differenziale omogenea di ordine superiore al secondo
Si tratta di un'equazione differenziale lineare, omogenea, a coefficienti costanti, di ordine quattro. Partiamo come al solito dal polinomio caratteristico
e troviamone le radici in risolvendo l'equazione di quarto grado
che ammette come soluzioni: con molteplicità due,
e
con molteplicità uno. Siamo nel caso (2c).
Le soluzioni associate a (che ha molteplicità m=2) sono
e
mentre quella associata a (ovvero
e
) è
La soluzione associata a (ovvero
e
) è:
Pertanto la soluzione della nostra equazione differenziale è:
Nella prossima lezione vedremo due metodi utili per risolvere le equazioni differenziali a coefficienti costanti, di ordine superiore al secondo e non omogenee.
Buona Matematica a tutti!
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