Teorema spettrale in C
Il teorema spettrale complesso asserisce che un endomorfismo è hermitiano se e solo se esiste una base ortonormale dello spazio su cui è definito composta da suoi autovettori o, in linguaggio matriciale, che ogni matrice hermitiana è diagonalizzabile mediante una matrice unitaria.
Il teorema spettrale in C può essere enunciato e dimostrato per gli endomorfismi hermitiani come pure per le matrici hermitiane.
Sarà nostra cura proporvi entrambi gli enunciati ed entrambe le dimostrazioni, ma prima richiameremo brevemente la definizione di endomorfismo hermitiano e le relative proprietà. Fatto ciò proporremo l'enunciato e la dimostrazione del teorema spettrale complesso per gli endomorfismi hermitiani, per poi riformulare il tutto col linguaggio matriciale.
Lemmi per il teorema spettrale complesso
Per comprendere a pieno l'enunciato e la dimostrazione del teorema spettrale in è necessario richiamare la definizione di endomorfismo hermitiano e alcune sue proprietà, che abbiamo dimostrato nella lezione dedicata e che vengono spesso presentate come lemmi propedeutici alla dimostrazione del teorema spettrale complesso.
Da qui in poi supponiamo che sia uno spazio vettoriale su
e che
sia un prodotto hermitiano definito positivo su
.
Diciamo che è un endomorfismo hermitiano se e solo se per ogni
il prodotto hermitiano tra
coincide col prodotto tra
Lemma 1 (Matrice associata a un endomorfismo hermitiano)
è un endomorfismo hermitiano se e solo se la matrice rappresentativa di
rispetto a una base ortonormale di
è una matrice hermitiana.
Lemma 2 (Autovalori di un endomorfismo hermitiano)
Gli autovalori di un endomorfismo hermitiano sono tutti reali.
Enunciato e dimostrazione del teorema spettrale complesso
Siano uno spazio vettoriale finitamente generato su
,
un prodotto hermitiano definito positivo su
e
un endomorfismo.
è hermitiano se e solo se esiste una base ortonormale di
formata da autovettori di
.
Dimostrazione
Supponiamo che sia un endomorfismo hermitiano. Detta
la dimensione dello spazio vettoriale
, dobbiamo dimostrare l'esistenza di una base ortonormale
tale che siano autovettori per l'endomorfismo
.
Procediamo per induzione su .
Se , ogni base di
è formata da un solo vettore non nullo. Scegliamone una e sia
il vettore della base scelta.
è un elemento di
e in quanto tale può essere espresso come combinazione lineare di
, cioè esiste
tale che
Ciò prova che è un autovettore di
, che tra l'altro possiamo normalizzare dividendolo per la rispettiva norma (indotta dal prodotto hermitiano considerato).
Per abbiamo quindi dimostrato l'esistenza di una base ortonormale di
formata da autovettori di
.
Supponiamo ora la tesi vera per e proviamola per
.
Per ipotesi è hermitiano, dunque per il lemma 2) ammette almeno un autovalore reale. Diciamo
questo autovalore e sia
il relativo autovettore, che possiamo supporre di norma 1.
Sia poi il sottospazio generato da
e consideriamo , ossia il complemento ortogonale di
rispetto al prodotto hermitiano
.
Ricordiamo che è un sottospazio vettoriale di
definito come
Per uno dei teoremi sul complemento ortogonale è somma diretta tra
Per la formula di Grassmann
La dimensione di è palesemente 1, mentre
ha dimensione
, per cui
Osserviamo ora che la restrizione di su
, chiamiamola
, è un endomorfismo hermitiano su
, infatti se
allora
La precedente uguaglianza segue dal fatto che è hermitiano su tutto
e quindi
è hermitiano su
, che è un sottospazio di
.
Inoltre è un autovettore relativo all'autovalore
, ragion per cui
è un elemento di
, dunque
Abbiamo così dimostrato che
e ciò ci permette di concludere che , ossia
ristretto a
è un endomorfismo hermitiano su
, spazio vettoriale di dimensione
.
Per ipotesi induttiva esiste una base ortonormale di composta da
autovettori di
. Indichiamo tale base con
Per definizione di complemento ortogonale, per ogni risulta che
Da ciò segue che
è una base ortonormale di formata da autovettori di
.
Viceversa, se assumiamo per ipotesi che esista una base ortonormale di
formata da autovettori di
, allora
è un endomorfismo diagonalizzabile. In quanto tale la matrice
che rappresenta
rispetto a
è una matrice diagonale i cui elementi della diagonale principale sono gli autovalori di
, che per il lemma 2) sono tutti reali. Da ciò segue che
è una matrice hermitiana e quindi, per il lemma 1),
è hermitiano.
Teorema spettrale complesso in forma matriciale
Il teorema spettrale in può essere enunciato anche in termini matriciali: ogni matrice hermitiana è simile a una matrice diagonale mediante una matrice unitaria.
Equivalentemente, ogni matrice hermitiana è diagonalizzabile mediante una matrice unitaria, ossia esiste una matrice unitaria
tale che
è una matrice diagonale.
Dimostrazione
Sia una matrice hermitiana. Come ampiamente discusso nella lezione sugli endomorfismi hermitiani, l'applicazione definita dalla matrice
è un endomorfismo hermitiano rispetto al prodotto hermitiano canonico, dunque per il teorema spettrale sugli endomorfismi esiste una base ortonormale di formata da autovettori di
.
Sia tale base .
Il solo fatto che esista una base di autovettori di ci assicura che l'endomorfismo
è diagonalizzabile, e quindi è tale anche la matrice
che lo rappresenta.
Inoltre, la matrice che ha per colonne i vettori di
è la matrice diagonalizzante di
, ossia
è una matrice diagonale.
Ci rimane da provare che è una matrice unitaria, ossia che il prodotto tra la trasposta della complessa coniugata di
e
commuta e restituisce la matrice identità:
L'elemento di posto del prodotto
è dato dal prodotto tra la i-esima riga di
e la j-esima colonna di
.
La j-esima colonna di è
, cioè il j-esimo vettore della base ortonormale
, mentre la i-esima riga di
è la i-esima colonna di
, ossia è il coniugato dell'i-esimo vettore di
, che è
.
Alla luce di ciò l'elemento di posto del prodotto
è
dove è il prodotto hermitiano canonico.
Dal momento che è una base ortonormale, ne consegue che l'elemento di
della matrice prodotto
è 0 se
, mentre è 1 se
e dunque
Ciò dimostra che è una matrice invertibile, con inversa
, per cui
e quindi è una matrice unitaria.
Decomposizione spettrale di una matrice hermitiana
Se è una matrice hermitiana, per il teorema spettrale complesso esiste una matrice unitaria
tale che
dove è una matrice diagonale. Da ciò segue che
e il prodotto viene detto decomposizione spettrale di
.
Teorema spettrale complesso e diagonalizzabilità
Nella lezione sugli endomorfismi diagonalizzabili abbiamo visto che è un endomorfismo diagonalizzabile se e solo se esiste una base
di
formata da autovettori di
. Inoltre:
- la matrice diagonale che rappresenta
rispetto a
ha come elementi della diagonale principale gli autovalori di
, riportati secondo le rispettive molteplicità algebriche;
- la matrice diagonalizzante ha per colonne autovettori di
.
Ora, se è uno spazio vettoriale su
,
è un prodotto hermitiano definito positivo su
ed
è un endomorfismo hermitiano, il teorema spettrale complesso permette di fare un passo avanti: la base di autovettori
può essere scelta ortonormale.
A tal proposito si deve:
- calcolare una base di autovettori così come siamo abituati a fare;
- ortogonalizzarla col processo di ortogonalizzazione di Gram-Schmidt;
- rendere tale base ortonormale dividendo ciascun vettore per la norma indotta dal prodotto hermitiano assegnato.
La matrice diagonalizzante è inoltre una matrice unitaria, così come garantito dal teorema spettrale complesso per le matrici.
Esempio
Siano uno spazio vettoriale su
,
il prodotto hermitiano canonico di
e
l'endomorfismo definito da
Consideriamo la seguente base di
che è una base ortonormale rispetto al prodotto hermitiano canonico.
La matrice associata a rispetto a
è
che, evidentemente, è una matrice hermitiana, di conseguenza è un endomorfismo hermitiano. Per il teorema spettrale esiste una base ortonormale di
formata da autovettori di
o, equivalentemente, la matrice diagonalizzante di
è una matrice unitaria.
Per determinare questi autovettori procediamo, dapprima, al calcolo degli autovalori di , che sono gli zeri del polinomio caratteristico associato alla matrice
Per il calcolo del determinante abbiamo usato la regola di Laplace con sviluppo rispetto alla prima riga.
Gli autovalori di sono
Una base di autovettori è data dall'unione delle basi degli autospazi
Una base di si ricava determinando una base per lo spazio delle soluzioni del sistema lineare omogeneo
ossia
Effettuando le sostituzioni e svolgendo i conti si ottiene
Tale sistema ammette soluzioni date da
Dunque una base di è
Procedendo allo stesso modo lasciamo a voi il compito di verificare che
e quindi
è una base di i cui elementi sono autovettori di
.
Osserviamo inoltre che tale base è già ortogonale, infatti per una proprietà degli endomorfismi hermitiani autovettori associati ad autovalori distinti sono vettori ortogonali.
Non ci resta che normalizzare dividendo ciascun vettore per la norma indotta dal prodotto hermitiano canonico
La norma di è già 1
e procedendo allo stesso modo ricaviamo
La base ortonormale che cercavamo è , con
Lasciamo a voi il compito di verificare che la matrice avente per colonne tali autovettori
è una matrice unitaria e che
dove
Il teorema spettrale in forma matriciale viene spesso presentato come corollario del teorema spettrale per gli endomorfismi hermitiani, e ciò non deve sorprendere. Per dimostrare il teorema spettrale sulle matrici hermitiane abbiamo infatti usato il teorema spettrale sugli endomorfismi.
Alcune fonti, al contrario, procedono in modo opposto, ossia enunciano e dimostrano il teorema spettrale per le matrici hermitiane e propongono quello sugli endomorfismi come corollario. In fin dei conti si tratta di una semplice scelta didattica e sta a voi adeguarvi di conseguenza. ;)
È davvero tutto! Dalla prossima lezione torneremo a lavorare nel campo introducendo il concetto di endomorfismo simmetrico, per poi enunciare e dimostrare il teorema spettrale in R.
Buon proseguimento su YouMath,
Giuseppe Carichino (Galois)
Tags: teorema spettrale complesso - enunciato e dimostrazione del teorema spettrale in C - teorema spettrale per endomorfismi e per matrici hermitiane.
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