Proiezione ortogonale di un vettore su un sottospazio
La proiezione ortogonale di un vettore su un sottospazio è un'applicazione lineare che a ogni vettore di uno spazio vettoriale associa la relativa proiezione ortogonale su un sottospazio assegnato, e che gode di particolari e interessanti proprietà.
Dopo aver dato la definizione di applicazione proiezione ortogonale, o proiettore, vedremo qual è la formula che la descrive ed elencheremo e dimostreremo le sue proprietà. Inoltre metteremo in evidenza quali sono il nucleo e l'immagine, qual è la matrice associata e quali sono i relativi autovalori.
Se non vi interessa la parte teorica, e volete direttamente vedere come calcolare la proiezione ortogonale di un vettore su un sottospazio, potete passare alla prossima lezione.
Definizione di proiezione ortogonale di un vettore su un sottospazio
Sia uno spazio vettoriale finitamente generato su
e di dimensione
, dotato di un prodotto scalare
definito positivo. Siano inoltre
un sottospazio vettoriale di
e
il complemento ortogonale di
rispetto al prodotto scalare definito su
.
Nella lezione sul complemento ortogonale di un sottospazio abbiamo dimostrato che è somma diretta tra
e
, cioè
di conseguenza ogni vettore si può scrivere in modo unico come somma tra un elemento di
e un elemento di
, ossia per ogni
esistono e sono unici
tali che
Il vettore è detto proiezione ortogonale del vettore
sul sottospazio
e si indica con
.
È quindi del tutto lecito considerare l'applicazione
che a ogni vettore associa la relativa proiezione ortogonale sul sottospazio
.
Tale funzione è detta applicazione proiezione ortogonale di un vettore su un sottospazio, o più brevemente proiettore, e si dimostra che per ogni :
dove è una base ortonormale di
.
Dimostriamolo!
Per definizione, è l'unico vettore
tale che
Fissata una base ortonormale di
, dobbiamo dimostrare che
è un elemento del sottospazio
, e in quanto tale si può esprimere come combinazione lineare degli elementi della base fissata, ossia esistono
tali che
Dimostrando che per ogni
avremo immediatamente la tesi.
Dall'uguaglianza segue che
dunque è un elemento del complemento ortogonale
, e quindi è ortogonale a ogni vettore di una base di
, ossia
Dalla linearità del prodotto scalare rispetto al primo termine si ha che
sostituendo
Utilizzando nuovamente la linearità del prodotto scalare, e in forza della simmetria
Sfruttiamo l'ortonormalità della base
Abbiamo così dimostrato che
Avendo precedentemente osservato che
possiamo affermare che
e quindi
e la dimostrazione può dirsi conclusa.
Proprietà della proiezione ortogonale di un vettore su un sottospazio
Per elencare le proprietà della proiezione ortogonale di un vettore su un sottospazio vettoriale consideriamo, come di consueto, uno spazio vettoriale reale di dimensione
, un prodotto scalare definito positivo su
, un sottospazio vettoriale
di
di dimensione
con
, e il complemento ortogonale
di
rispetto al prodotto scalare
definito su
.
Siano poi una base ortonormale di
e
l'applicazione proiezione ortogonale.
(1) è un'applicazione lineare, e quindi un endomorfismo, infatti dominio e codominio coincidono.
(2) Se allora
(3) Se allora
(4) è idempotente, ossia applicare due volte la stessa applicazione equivale ad applicarla una sola volta.
(5) Il nucleo di tale applicazione coincide col sottospazio ortogonale , mentre l'immagine è tutto
Le seguenti proprietà (*) valgono se e se
è il prodotto scalare canonico,
(6*) La matrice associata a rispetto alla base canonica di
è la matrice
dove è la matrice le cui colonne sono
, ossia i vettori della base ortonormale di
.
(7*) è un endomorfismo diagonalizzabile.
(8*) Gli unici autovalori dell'endomorfismo sono:
con molteplicità algebrica e geometrica uguale a
;
con molteplicità algebrica e geometrica uguale a
.
(9*) Il polinomio caratteristico riferito a è della forma
Dimostrazione delle proprietà di una proiezione ortogonale
Per facilitarne la lettura richiamiamo di volta in volta ciascuna delle proprietà.
(D-1) è un'applicazione lineare.
Per verificare che l'applicazione proiezione ortogonale è una trasformazione lineare dobbiamo dimostrare che per ogni e per ogni
Detta una base ortonormale di
, dalla formula che definisce tale applicazione abbiamo che
per la linearità di un prodotto scalare rispetto al primo termine
Raccogliamo rispetto ad e
e abbiamo così dimostrato la linearità.
(D-2) Se allora
Se allora
è ortogonale a ogni vettore della base
e quindi
di conseguenza
(D-3) Se allora
Se , tale vettore può essere espresso come combinazione lineare dei vettori della base
, cioè esistono
tali che
Seguendo gli stessi passi della dimostrazione in cui abbiamo verificato la validità della formula che definisce si dimostra che
e quindi
(D-4) è idempotente, ossia applicare due volte la stessa applicazione equivale ad applicarla una sola volta.
Dobbiamo dimostrare che:
Dalla definizione di proiezione ortogonale sappiamo che la proiezione ortogonale di un vettore su un sottospazio è un elemento di
, ossia
Dalla proprietà (3) sappiamo che la proiezione ortogonale di un vettore di coincide col vettore stesso, e quindi
(D-5)
Per definizione di nucleo
Tutti e soli gli elementi di tali che
sono gli elementi del sottospazio ortogonale
, dunque
Verifichiamo ora che
L'immagine di è definita come
Dalla proprietà (3) è noto che per ogni e quindi ogni elemento di
è un elemento dell'immagine, ossia
.
D'altra parte per ogni
e quindi
.
Dalla doppia inclusione segue quanto volevamo provare.
Mettiamoci ora nelle ipotesi in cui e il prodotto scalare definito su
è quello canonico.
(D-6*) La matrice associata a rispetto alla base canonica di
è la matrice
, dove
è la matrice le cui colonne sono
.
Scriviamo i vettori per componenti
La matrice associata a rispetto alla base canonica ha per colonne i vettori
, dove
sono i vettori della base canonica di
.
Con tali premesse si tratta solo di calcolare le proiezioni
formare la matrice che ha per colonne questi vettori e verificare che coincide con la matrice prodotto , dove
e lasciamo a voi il compito di farlo.
(D-7*) è un endomorfismo diagonalizzabile.
Il prodotto tra una matrice e la relativa matrice trasposta restituisce una matrice simmetrica, dunque la matrice associata all'applicazione definita nella proprietà (6*) è simmetrica, e quindi l'endomorfismo da essa rappresentato è diagonalizzabile.
(D-8*) Gli unici autovalori dell'endomorfismo sono:
con molteplicità algebrica e geometrica uguale a
;
con molteplicità algebrica e geometrica uguale a
.
Dalla proprietà (2) sappiamo che per ogni risulta che
Ciò prova che è un autovalore di
, la cui molteplicità geometrica è pari alla dimensione del relativo autospazio
È immediato osservare che e quindi
Inoltre, dalla proprietà (3) è noto che per ogni risulta che
Ciò dimostra che è un autovalore di
, e la relativa molteplicità geometrica uguaglia la dimensione dell'autospazio
Tale spazio è proprio , ossia
, per cui
Dalla diagonalizzabilità di si evince che la molteplicità geometrica di ciascun autovalore corrisponde alla relativa molteplicità algebrica. Infine, la somma delle due molteplicità coincide con la dimensione dell'intero spazio
e ciò assicura che non ammette altri autovalori.
(D-9*) Il polinomio caratteristico di una proiezione ortogonale è della forma
È un'immediata conseguenza del fatto che gli zeri del polinomio caratteristico sono gli autovalori dell'endomorfismo a cui è riferito, e del fatto che la molteplicità di ciascuna radice del polinomio è la molteplicità algebrica del corrispondente autovalore.
Per il momento ci fermiamo qui, ma vi consigliamo di non perdere la prossima lezione: proporremo un metodo pratico per calcolare la proiezione ortogonale di un vettore su un sottospazio assegnato. :)
Buon proseguimento su YouMath,
Giuseppe Carichino (Galois)
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