Ciao Genfry
Gli esercizi di questo tipo sono carini, perché lasciano molto spazio al ragionamento e alla scelta degli strumenti analitici da utilizzare per giungere alla soluzione.
Abbiamo una funzione polinomiale
e vogliamo determinare il numero di zeri di tale funzione sull'intervallo

. La funzione dipende da un parametro

.
Cerchiamo di farci un'idea in merito: avendo a che fare con una funzione polinomiale, sappiamo di per certo che

è continua sull'intervallo

perché continua su tutto l'asse reale.
Valutiamola agli estremi dell'intervallo:
Per quali valori di

abbiamo valutazioni negative o positive agli estremi dell'intervallo?
VALUTAZIONE ESTREMO SINISTRO: positivo se

, negativo se

, nullo se
VALUTAZIONE ESTREMO DESTRO: positivo se

, negativo se

, nullo se
Come si comporta la funzione sull'intervallo considerato? Cresce? Decresce? Calcoliamo la derivata prima
Studiamone il segno al variare di

, e distinguiamo vari casi...
1)

: la derivata prima è sempre positiva, la funzione

è quindi strettamente crescente sull'intervallo.
D'altra parte essendo la funzione sempre crescente ci sono solamente due possibilità: una intersezione con l'asse delle ascisse, cioè un solo zero, oppure nessuno zero.
Per avere uno zero la funzione deve assumere all'estremo sinistro un valore negativo, il che succede solo se

, e deve assumere all'estremo destro un valore positivo, il che succede se e solo se

. Il sistema tra le tre condizioni su

ci dice che, limitandoci a valori

, la funzione ha sempre una e una sola intersezione con l'asse delle ascisse.
2)

: la derivata prima è

, per cui è positiva e la funzione è crescente (in senso lato, cioè non decrescente). Non è difficile vedere che con tale valore di

abbiamo una e una sola intersezione con l'asse delle ascisse.
3) Segno della derivata prima al variare di

.
In particolare, la disequazione di sinistra la possiamo tralasciare, e possiamo limitarci a considerare la disequazione di destra
3-a) Se

, la funzione è decrescente sull'intervallo
![[-2,+2]](data:image/gif;base64,R0lGODlhPQATAIQAAP///wAAANDQ0EBAQKCgoMDAwICAgGBgYODg4JCQkHBwcFBQUPDw8LCwsBAQEDAwMCAgIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAACH5BAEAAAAALAAAAAA9ABMAAAXcoDAMBGCeaKqubNsqY2G4dG3Xg3yjiaEsgh2t9wuecjNhgmEqBIy2AmK1bD6POuGgcXIcdobCatv9mpBCgGNxegzAYtW6/T5ndwimKaCAr/InfFhJaSYEDno2YTSHiWiFAAwPUIpxLJKUjwAEI52eJCkKlCyfEG6dfSiiKZpCBKOVLa8qrTcCUIQ1iyu3J4S1NQJhBQUNSQILiSu7KcLExb93Nw8B1dVcAA0O2CzMKNTWAdzAkCeWy+c25OUMsCiAWtLl5vMtOQdS9SYMyvoAAgUeIDDgzZ/BTQRDAAA7)
e crescente da

in poi
3-b) Se

, la funzione è decrescente fino al punto

e crescente da

in poi.
Ragiona in modo analogo a quanto visto nel punto 1), e fammi sapere se ci sono problemi. In ogni caso devi tenere conto dei seguenti aspetti:
1) insieme di crescita/decrescita per i valori di

considerati;
2) valori della funzione agli estremi al variare di

.