Massimi e minimi vincolati alla curva xy=1

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#96710
avt
Obice
Punto
Vi propongo un problema sui massimi e minimi relativi di una funzione a due variabili vincolati a una curva, di cui riporto la traccia.

Determinare massimi e minimi relativi di f(x,y) = xlog(y) vincolati alla curva xy = 1.
#96716
avt
Ifrit
Amministratore
Ciao Obice,

la traccia dell'esercizio chiede di determinare i massimi e minimi vincolati alla curva di equazione

x y = 1

della funzione di due variabili

f(x,y) = xlog(y)

Per prima cosa, dobbiamo determinare il dominio della funzione di due variabili, dettato dalla condizione y > 0, osserviamo infatti che il logaritmo richiede che il proprio argomento sia maggiore di zero.

Il dominio della funzione è pertanto il sottoinsieme del piano cartesiano

Dom(f) = (x,y)∈R^2 : y > 0

Dal punto di vista geometrico Dom(f) coincide con il primo e secondo quadrante di R^2.

Ora che conosciamo il dominio di f(x,y), analizziamo il vincolo (non è necessario per un ipotetico esame, ma è comunque utile riconoscere geometricamente le curve con cui abbiamo a che fare).

Il vincolo è dettato dalla condizione:

x y = 1

che nel piano cartesiano individua un'iperbole equilatera riferita ai propri asintoti, i cui fuochi giacciono sulla bisettrice del primo e terzo quadrante.

L'analisi preliminare è completa, ora possiamo dedicarci alla risoluzione dell'esercizio vera e propria.

Dalla teoria sappiamo che i massimi e minimi vincolati si possono determinare costruendo la funzione lagrangiana definita come

L(x,y, λ) = f(x,y)-λ g(x,y)

dove g(x,y) è il primo membro dell'equazione che definisce il vincolo espresso in forma implicita: in questo caso

g(x,y) = xy-1

Una volta costruita la lagrangiana esiste una procedura ben precisa da seguire. Per come è costruito l'esercizio, ossia per come si presenta la funzione e il vincolo, sarebbe opportuno bypassare questa strategia perché richiede un numero considerevole di calcoli.

Procediamo invece in questo modo: esplicitiamo dall'equazione del vincolo una delle due variabili, ad esempio y

x y = 1 → y = (1)/(x) con x ne 0

dopodiché rimpiazziamo y = (1)/(x) in f(x,y) ricavando così una funzione nella sola variabile x che chiamiamo F(x). Di questa funzione calcoleremo i massimi e minimi con le derivate. Perché facciamo tutto ciò? La risposta risiede nel fatto che le funzioni f(x,y) e F(x) condividono le ascisse dei punti di massimo e/o di minimo!

Intanto esplicitiamo l'espressione della funzione F(x):

F(x) = f(x,(1)/(x)) = xlog((1)/(x)) =

Grazie alla proprietà del logaritmo di un quoziente, F(x) si può esprimere nella forma equivalente come

= x(log(1)-log(x)) = -xlog(x)

L'ultima uguaglianza è giustificata dal fatto che il logaritmo di 1 è 0.

In definitiva

F(x) = -xlog(x)

Calcoliamo la derivata prima di F(x) avvalendoci della regola sulla derivata di un prodotto in combinazione con le derivate fondamentali

 F'(x) = (d)/(dx)[-xlog(x)] = (d)/(dx)[-x]log(x)+(-x)(d)/(dx)[log(x)] = -log(x)-x·(1)/(x) = -log(x)-1

Non ci resta che studiare il segno della derivata prima cosi da determinare la monotonia della funzione.

Consideriamo quindi la disequazione

F'(x) ≥ 0

che nel caso in esame si traduce nella disequazione logaritmica

-1-log(x) ≥ 0 → log(x) ≤ -1

Essa è equivalente al sistema

x > 0 ; x ≤ e^(-1)

che è soddisfatto dai valori

0 < x ≤ e^(-1)

I passaggi algebrici mettono in chiaro che la derivata prima di F(x) è:

- positiva nell'intervallo (0,e^(-1));

- nulla per x = e^(-1);

- negativa nell'intervallo (e^(-1),+∞).

In accordo con la teoria sullo studio dei massimi e minimi con le derivate, ricaviamo che F(x) è

- strettamente crescente nell'intervallo (0,e^(-1));

- strettamente decrescente nell'intervallo (e^(-1),+∞),

di conseguenza x = e^(-1) è un punto di massimo assoluto per F(x).

È chiaro che le informazioni ottenute valgono per la funzione ausiliaria F(x), ora dobbiamo fare un ulteriore (e per fortuna piccolo) sforzo e ricavare i risultati relativi alla funzione di due variabili.

Dal vincolo avevamo ottenuto la relazione che lega y a x, vale a dire

y = (1)/(x)

e, per x = e^(-1), il valore di y è:

y = (1)/(e^(-1)) = (1)/((1)/(e)) = e

Il punto (e^(-1),e) rappresenta il punto di massimo assoluto per la funzione f(x,y) e il massimo associato M si determina mediante una semplice valutazione:

M = f(e^(-1),e) = e^(-1)log(e) = e^(-1)

L'esercizio è concluso.
Ringraziano: Omega, CarFaby, Obice
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