Dobbiamo determinare dal
fascio di rette
le equazioni delle rette su cui la
circonferenza
stacca delle
corde di lunghezza

.
Esistono due strade percorribili che conducono alla soluzione: una completamente algebrica che però sconsigliamo vivamente in questo caso giacché comporta una mole enorme di calcoli e di tempo. L'altra consiste consiste nell'usare un approccio geometrico.
Dall'equazione
ricaviamo il
centro della circonferenza mediante la formula
dove

sono i coefficienti di

.
Possiamo infine ricavare il
raggio della circonferenza avvalendoci della relazione
dove

rappresentano rispettivamente l'ascissa e l'ordinata del centro

mentre

è il termine noto dell'equazione della circonferenza.
Chiamiamo

i punti di intersezione tra il fascio di rette e la circonferenza: essi sono, in altri termini, gli estremi della corda di cui l'esercizio fornisce la lunghezza, pertanto
Sia

il
punto medio del segmento 
e consideriamo il
triangolo rettangolo di vertici

, retto in

. Di tale triangolo conosciamo la lunghezza di due lati su tre, in particolare:
- la misura dell'ipotenusa

coincide con quella del raggio della circonferenza
- il cateto

è lungo esattamente la metà di

(segue dalla definizione di punto medio), dunque
Grazie al
teorema di Pitagora possiamo determinare la lunghezza del cateto

mediante la relazione
Sfruttiamo le
proprietà delle potenze per poter agevolare i calcoli
Nota: per poter semplificare il risultato abbiamo fatto ricorso alle
proprietà dei radicali.
Dal punto di vista geometrico

rappresenta la distanza della retta dal centro della circonferenza, ed è questa l'informazione che ci serviva per risolvere il problema.
Mediante la formula della
distanza di un punto da una retta ricaviamo che il fascio di rette dista dal centro
Ribadiamo che l'espressione ottenuta indica la distanza del fascio dal centro, al variare del parametro reale

.
Per quanto scritto in precedenza, tale distanza deve coincidere la lunghezza di

, ossia deve sussistere l'uguaglianza
che si traduce nell'
equazione con valore assoluto nell'incognita
Moltiplichiamo i due membri per

, in questo modo ci sbarazziamo dei denominatori ricavando così l'equazione equivalente
Risolvendo le due
equazioni di primo grado otteniamo due valori di

:

a cui associamo l'equazione

a cui associamo la retta di equazione
L'esercizio è completo.