Ciao Ikar,
ci sono diversi errori concettuali nella tua proposta di svolgimento, dunque ti suggerisco di fare tabula rasa e di leggere la mia risposta senza
preconcetti (ossia
senza tentare di piegare le tue attuali idee in merito alle definizioni e ai metodi che ti descriverò).
L'esercizio assegna un insieme di vettori
e ci chiede di considerare il
sottospazio vettoriale 
generato da tali vettori:
dunque

è per ipotesi un
sistema di generatori di

.
Per stabilire se

è anche una base del sottospazio

dobbiamo stabilire se è soddisfatta la seconda proprietà richiesta dalla definizione di
base: deve essere un sistema di generatori
linearmente indipendenti.
Ci sono diversi modi per controllare se i vettori di un insieme sono linearmente indipendenti: il primo tra questi prevede di passare dalla definizione stessa.

sono linearmente indipendenti se, dati

, risulta che
se e solo se l'unica soluzione che soddisfa la condizione è
Nota che la tripla nulla è sempre soluzione del precedente sistema; i vettori

sono linearmente indipendenti per definizione se l'
unica soluzione è data dalla tripla nulla.
Scriviamo il corrispondente
sistema lineare
da cui
In definitiva si vede che qualunque tripla

che soddisfi le condizioni
è soluzione del sistema, come ad esempio
e, poiché la soluzione nulla non è l'unica soluzione del sistema, si conclude che i vettori

non sono linearmente indipendenti e dunque non costituiscono una base di

.
Un modo equivalente (e più efficace) di procedere prevede di considerare la matrice avente i vettori disposti per colonne
e calcolarne il
rango, che per definizione è il massimo numero di colonne (o equivalentemente di righe) linearmente indipendenti della matrice.
In questo caso il rango è palesemente 2, perché sappiamo già che i tre vettori colonna sono linearmente dipendenti tra loro e d'altronde è facile vedere che i primi due vettori colonna sono linearmente indipendenti tra loro.
Ne consegue che

è una base di

e quindi la
dimensione del sottospazio vettoriale 
è
Avendo ragionato in questo modo, la seconda parte dell'esercizio è immediata:
Poiché

non è nient'altro che la
trasposta di

, e poiché sappiamo che il rango per righe coincide sempre con il rango per colonne, segue automaticamente che
Il sottospazio generato dalle colonne di

ha dunque dimensione 2
e per questo motivo non può coincidere con

.
Una sua base è data dai primi due vettori colonna, che sono ovviamente linearmente indipendenti: non è possibile infatti esprimere uno dei due vettori come multiplo scalare del'altro.