Continuità, derivabilità e differenziabilità in due variabili con modulo

Mi servirebbe una mano per un esercizio su continuità, derivabilità e differenziabilità di una funzione in due variabili con un modulo.
Studiare gli estremanti liberi, continuità, derivabilità e differenziabilità di:
Ho problemi principalmente nello studio della differenziabilità nei punti in cui la funzione vale zero poiché si annulla il modulo, ma una risoluzione completa e accurata sarebbe molto gradita.

Ciao Slapp, eseguiamo lo studio della continuità, della derivabilità e della differenziabilità della funzione con valore assoluto:
Il dominio della funzione è tutto il piano (per approfondire - dominio di funzioni a due variabili)
giacché prodotto di funzioni definite in tutto il piano.
Continuità.
Lo studio della continuità di è abbastanza agevole, è sufficiente notare che
è composta da funzioni notoriamente continue conseguentemente essa è continua per tutti i punti del dominio.
Derivabilità.
Lo studio della derivabilità invece richiede qualche passaggio in più. Prima di tutto scriviamo espandendo il valore assoluto sfruttando la sua definizione.
Se (nota che non c'è l'uguale), ossia per i punti del piano xy interni alla circonferenza di centro
e raggio
, allora l'espressione analitica della funzione è:
ed è evidentemente derivabile con continuità perché prodotto di funzioni derivabili con continuità, sia rispetto ad sia rispetto ad
e la derivata parziale rispetto ad
è:
sia rispetto ad e la derivata parziale rispetto ad
è:
Nota che il calcolo delle derivate parziali non è necessario per rispondere alle richieste dell'esercizio però ti invito a leggere lo stesso come calcolare le derivate parziali.
Se , ossia per i punti esterni alla circonferenza di centro
e raggio
, l'espressione analitica di
è:
Essa è certamente una funzione derivabile con continuità sia rispetto ad sia rispetto ad
perché
è composizione di funzioni derivabili (alla fin fine è una funzione polinomiale).
Gli unici punti in cui abbiamo dubbi sulla derivabilità sono quelli che soddisfano l'equazione ossia i punti che appartengono alla circonferenza di centro
e raggio
.
Consideriamo un punto generico tale che
(ossia stiamo prendendo in considerazione un punto sulla circonferenza) e impostiamo il limite che definisce la derivata parziale rispetto ad
:
Notando che il limite si riscrive come
Bene, prima di procedere con ulteriori conti, analizziamo il limite:
- se allora
il limite è zero, dunque
è derivabile rispetto ad
sia nel punto
sia nel punto
ed in particolare:
- se allora
ed evidentemente il limite
è uguale a , pertanto
è derivabile rispetto ad
nei punti
ed in particolare
- per tutti gli altri punti della circonferenza dobbiamo necessariamente espandere i conti ed in particolare il quadrato di binomio :
e tenendo conto che , il limite diventa
Il limite dipende da come tende a zero (lo si capisce dalla presenza del valore assoluto), dobbiamo pertanto considerare il limite destro e il limite sinistro.
Per il limite destro si ha:
questo perché quando tende a
per valori positivi
.
Consideriamo il limite sinistro:
questa volta tende a zero per valori minori di zero di conseguenza
.
Poiché il limite destro e il limite sinistro che definiscono la derivata parziale rispetto ad hanno sì valori finiti ma non coincidono (a parte i casi trattati in precedenza) possiamo concludere che
non è derivabile rispetto ad
nei punti
che soddisfano l'equazione
ad eccezione di
.
Controlliamo la derivabilità della funzione rispetto alla variabile
sempre nei punti
soddisfacenti l'equazione
. Impostando il limite
e ripercorrendo gli stessi identici passaggi già visti per il caso precedete (sono esattamente uguali, l'unica cosa che cambia sono i ruoli di ) scopriamo che
non è derivabile nei punti
che appartengono alla circonferenza di centro
e raggio
ad eccezione dei punti
.
In tali punti si ha che
Differenziabilità della funzione: la funzione è certamente differenziabile in tutti i punti del piano ad eccezione dei punti che stanno sulla circonferenza
i quali richiedono un approfondimento a parte.
Se non appartiene alla circonferenza infatti,
è derivabile con continuità in
e dunque per il teorema del differenziale totale
è differenziabile in
Teniamo a mente che se una funzione non è derivabile in un punto allora non può essere nemmeno differenziabile in tale punto, la derivabilità è infatti condizione necessaria per la differenziabilità.
Questa affermazione ci permette di concludere immediatamente che non è differenziabile nei punti
tali che
con
.
Dobbiamo analizzare i punti per i quali è derivabile ossia:
.
Cominciamo con l'analisi della differenziabilità nel punto . Dobbiamo dimostrare che esiste ed è uguale a zero il limite in due variabili
dove sono rispettivamente la derivata parziale rispetto ad
nel punto
e valgono entrambi 0
Dobbiamo dimostrate che questo limite esiste e vale e per farlo possiamo fare uso delle coordinate polari.
Poniamo
e sostituiamo al posto di presenti nella funzione del limite
]Grazie alla relazione fondamentale della Trigonometria (vedi formule trigonometriche) la precedente espressione diventa:
e semplificando otteniamo:
Attenzione! Abbiamo trovato l'espressione in coordinate polari associata alla funzione presente nel limite ma non abbiamo ancora finito.
In base alla teoria dei limiti in due variabili, dobbiamo dimostrare che il valore assoluto di deve essere minore o al più uguale ad una funzione
- non negativa;
- dipendente esclusivamente dalla variabile ;
- infinitesima per .
Cerchiamo di determinarla con qualche stratagemma algebrico.
Le proprietà del valore assoluto sul prodotto ci assicurano la validità della seguente uguaglianza
Mediante la disuguaglianza triangolare e sfruttando la limitatezza delle funzioni seno e coseno possiamo scrivere
è sia una funzione non negativa (ricorda che
) sia infinitesima per
, infatti
Ce l'abbiamo fatta! Poiché abbiamo determinato una funzione infinitesima che maggiora il valore assoluto della funzione presente nel limite che definisce la differenziabilità, possiamo concludere che:
ossia che è differenziabile nel punto
.
E per gli altri tre punti? È sufficiente ripercorrere gli stessi passaggi che abbiamo già fatto per concludere che la funzione è differenziabile anche in .
Ti faccio notare che ciò si può giustificare anche mediante le simmetrie di cui gode . Per ogni
sussistono le seguenti identità:
le quali assicurano che se è differenziabile in
allora è differenziabile anche in
, in
.

Scusami per il ritardo nella risposta e grazie mille, sei stato gentilissimo ^^
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