Ciao GCappellotto47,
in questo genere di problemi la
Trigonometria la fa da padrone.
Partiamo dal disegno (puramente indicativo)
e dai dati
La richiesta del problema: individuare x affinché valga la relazione
La prima cosa da fare è determinare la lunghezza della base del
triangolo isoscele. Osservando che l'angolo al vertice deve misurare 120°, poiché la
somma degli angoli interni di un triangolo è pari a 180°
possiamo conseguire agilmente l'obiettivo usando il
teorema del coseno
da cui, estraendo la
radice quadrata
Ora dobbiamo accorgerci che, essendo

inscritto in una
semicirconferenza, esso deve necessariamente essere un
triangolo rettangolo.
Tale osservazione ci consente di usare i
teoremi trigonometrici per i triangoli rettangoli:
Ci siamo quasi: abbiamo tutti gli elementi che compaiono nell'equazione, tranne la lunghezza di

. Per calcolarla usiamo nuovamente il teorema del coseno applicandolo in questo caso al triangolo
Sviluppiamo il coseno della somma con la relativa
formula di addizione degli archi
Tenendo presenti i
valori notevoli delle funzioni goniometriche
Con un paio di semplici conticini arriviamo a
Nota che l'utilizzo del teorema del coseno è perfetto per i nostri scopi, perché nell'equazione compare proprio il termine

.
Ora sostituiamo il tutto nell'equazione
Così facendo otteniamo l'
equazione goniometrica
Semplifichiamo per

e a primo membro utilizziamo l'identità fondamentale della Trigonometria (
formule goniometriche)
Da qui arriviamo a
Per concludere possiamo usare le
formule di duplicazione al contrario e riscrivere il primo membro nella seguente forma
da cui
Poiché x è un
angolo acuto di un triangolo rettangolo, la naturale limitazione è data da

(estremi rigorosamente esclusi - sono i casi limite), e quindi
Tutto torna perché la precedente equazione ammette come soluzione
