Rieccoci Judd79,
consideriamo la funzione
e partiamo dallo studio del
dominio della funzione. L'unica condizione da imporre qui riguarda l'annullamento del denominatore del termine esponenziale
Ne deduciamo che il dominio è dato da
Ora possiamo passare allo studio dei
limiti agli estremi del dominio e, conseguentemente, degli asintoti.
Da una semplice analisi per
confronto tra infiniti possiamo dedurre la seguente equivalenza asintotica
di conseguenza
Ora dobbiamo controllare se la funzione presenta un
asintoto obliquo per

.
Calcoliamo l'eventuale
coefficiente angolare
dove il risultato si ottiene ancora una volta per semplice confronto tra infiniti.
Passiamo al calcolo dell'
ordinata all'origine impostando il limite
Qui ci vuole un po' di lavoro algebrico
Riordiniamo
e raccogliamo un termine

tra i primi due termini
Usiamo le
proprietà delle potenze
Poiché l'esponente tende a zero, possiamo applicare il
limite notevole dell'esponenziale e la relativa equivalenza asintotica
Quindi possiamo passare a calcolare il limite equivalente
Poiché
concludiamo che il limite vale
Osserviamo che questo limite non richiede l'utilizzo della tecnica di calcolo dei
limiti con Taylor perché le funzioni coinvolte nella differenza non coincidono al primo ordine di sviluppo (altrimenti la differenza, applicando i limiti notevoli, sarebbe valsa zero).
In definitiva l'asintoto obliquo per

esiste ed è dato da
Per

con calcoli del tutto analoghi si trova che l'asintoto obliquo esiste ed è il medesimo.
Non ci resta che calcolare i limiti destro e sinistro per

, cominciando dal sinistro
Grazie alle regole per
infiniti ed infinitesimi, abbiamo
per cui tenendo conto del comportamento della
funzione esponenziale, il limite vale
Da destra, invece
ossia
e concludiamo che il limite vale
per cui

e un
asintoto verticale sinistro per la funzione.
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grafico della funzione - click!