Abbiamo l'
integrale improprio di prima specie:
e prima di calcolarlo esplicitamente vedremo tramite i
criteri di convergenza per gli integrali di prima specie:
Studio della convergenza dell'integrale Osserviamo che
infatti possiamo trascurare 1 quando t tende all'infinito. Con questa informazione in mano possiamo asserire che:
Se converge l'integrale
convergerà anche l'integrale di partenza. Quest'ultimo integrale è un
integrale improprio notevole (vedi caso 4) e sappiamo essere convergente. Fantastico! Grazie al criterio del confronto asintotico sappiamo che convergerà anche l'integrale di partenza.
Calcolo dell'integrale improprio In base alla definizione di integrale improprio di prima specie si ha che:
Lasciamo da parte il limite e risolviamo l'integrale:
La presenza del
logaritmo in qualche modo ci suggerisce di provare con il metodo di
integrazione per parti.
Scegliamo come fattore finito, da derivare
e come fattore differenziale, da integrare
Grazie alla formula di integrazione per parti:
Occupiamoci dell'integrale rimasto:
Puoi utilizzare il
metodo dei fratti semplici per portare a casa l'esercizio oppure usare un trucco algebrico: sommiamo e sottraiamo t al numeratore:
Facciamo esplodere la frazione dentro l'integrale:
Sfruttiamo la linearità dell'integrale, ricorda infatti che l'integrale della somma coincide con la somma degli integrali, pertanto il precedente integrale si riscrive come:
in definitiva scriveremo che:
Per una nota
proprietà dei logaritmi si ha che:
e grazie ad essa il risultato dell'integrale si riscrive come
e dunque non ci rimane che calcolare esplicitamente il limite:
Ora alcune osservazioni:
perché la potenza è un
infinito di ordine superiore al logaritmo.
Infatti

.
Di tutto l'ambaradan ci rimane quindi
Fine, l'integrale improprio dato converge a

.
