Eccoci,
guardiamo l'integrale improprio parametrico dritto nelle palle degli occhi
La primissima cosa da fare è rendersi conto che si tratta di un
integrale improprio di prima specie, e basta. Per dirla in altri termini, l'unico estremo da prendere in considerazione per lo studio dell'integranda è

perché nell'estremo sinistro non abbiamo problemi di alcun tipo.
Il denominatore al più potrebbe portare l'integranda a divergere in un
intorno di

, che però è escluso dall'intervallo di integrazione. In

possiamo addirittura concederci una valutazione diretta dell'integranda
Non vi è alcun
punto interno all'intervallo di integrazione che generi problemi (i.e. divergenza), perché abbiamo una somma di termini positivi.
Di conseguenza ci limitiamo a studiare il comportamento dell'integranda in un intorno di

.
Ragioneremo applicando il
criterio del confronto asintotico per integrali impropri di prima specie.
Consideriamo
al tendere di

, possiamo proporre una prima equivalenza asintotica ottenuta tralasciando le costanti additive che compaiono negli argomenti dei
logaritmi. Le costanti additive infatti non sortiscono alcun effetto in una somma con termini che generano un infinito
Effettuiamo un semplice passaggio algebrico che discende dalle
proprietà dei logaritmi
e poi un banale passaggio algebrico, una semplice applicazione delle
proprietà delle potenze
Nota bene: il coefficiente

è una costante!
Ora il punto delicato dell'esercizio: dobbiamo aver ben presente una regola del
confronto tra infiniti, secondo la quale
per ogni

e per ogni

. Stiamo semplicemente dicendo che qualsiasi potenza di

genera un infinito di ordine inferiore rispetto a qualsiasi potenza con esponente positivo di

.
Tale osservazione ci induce a riscrivere

nella forma
e ad osservare che il primo addendo tra parentesi tende a zero al tendere di

, per qualsiasi valore del parametro

. Da qui l'immediata equivalenza asintotica
In sintesi ci siamo ricondotti nell'intorno di

all'integrale improprio avente come integranda
che al netto del coefficiente 2 corrisponde ad un
integrale improprio notevole convergente.
L'integrale assegnato converge per qualsiasi valore del parametro

.