Ingegneria fisica #99500

avt
CharmX
Punto
Buongiorno a tutti. Scrivo qui dopo molte ricerche, per lo più infruttuose, sperando di ricevere un parere.

Sto frequentando il primo anno di Ingegneria Biomedica, percorso intrapreso dopo una sorta di crisi esistenziale post-liceo: mai scelta fu più sbagliata.

Il mio sogno, abbandonato a più riprese, era quello di iscrivermi a Fisica. Tuttavia dopo varie ricerche ho scoperto la facoltà di Ingegneria Fisica del PoliTo che sembra far convergere lato pratico e teorico.

Ora, per il fatto che è forse ancora una laurea di nicchia non trovo molti pareri assodati riguardo a percorso ed eventuali sbocchi. Il passaggio a tale facoltà, peraltro da fuori sede, sarebbe un salto nel vuoto e non vorrei commettere un errore e pesare sulle finanze della mia famiglia che già fatica a pagarmi gli studi.

Cerco perciò disperatamente delle opinioni in prima persona o anche di conoscenti che mi rendano più chiaro il cammino.

Una cosa è certa: non voglio continuare Biomedica.

Mi piacerebbe lavorare con le alte energie, le particelle, non escludo la ricerca anche in ambito universitario e, come ultima spiaggia il lavoro in azienda. Potrei anche prendere in considerazione l'idea di fare la triennale a Fisica (Unipd) e poi intraprendere un percorso magistrale di Fisica dei sistemi complessi (il continuum proposto dalla triennale di Ingegneria Fisica al PoliTo).

Ringrazio anticipatamente chiunque sia in grado di darmi una dritta.
 
 

Re: Ingegneria fisica #99516

avt
Omega
Amministratore
Ciao CharmX,

mentre leggevo le prime righe del tuo post, pensavo:

"Fammi indovinare: questo studente (studentessa?) ha intrapreso una facoltà universitaria, ha scoperto in corso d'opera che non gli piace e vorrebbe cambiare, passando a una facoltà che potrebbe piacergli ma anche no e di cui sa meno di zero, quindi è in cerca di suggerimenti per saperne di più. Verosimilmente non ha ancora, com'è normale che sia, la benché minima idea di ciò che vorrebbe fare dopo gli studi"...

... E invece, man mano che leggevo, mi rendevo conto che sai moltissime cose del percorso che vorresti intraprendere e che hai anche un piano papabile di come vorresti intraprenderlo!

I tuoi interessi e le tue idee mi sembrano tutt'altro che vaghe ed estremamente specifiche. Dunque, da dove nascono i tuoi dubbi?

Se ho ben capito, riguardano:

- questioni logistiche ed economiche (trasferimento fuori sede);

- alla facoltà in sé, perché non è né Ingegneria né Fisica;

Io al posto tuo, se posso permettermi e a giudicare dai tuoi interessi, approfondirei il discorso triennale di Ingegneria Fisica, nuda e cruda, senza se e senza ma, perché ti lascerebbe molte opzioni sia in ottica di specializzazione (magistrale), sia in ottica professionale. I fisici infatti sono molto richiesti in ambito accademico come pure in ambito tecnologico, economico-finanziario e più in generale in qualsiasi contesto aziendale che richieda un approccio modellistico-quantitativo.

In sintesi otterresti un bagaglio di competenze e di capacità molto scalabile, il che è importante, perché è bene avere le idee chiare sul proprio futuro ideale, ma i gusti e gli interessi possono cambiare nel corso degli studi universitari.

Con un piano triennale in Fisica e il piano magistrale che hai già (!!!) ipotizzato andresti sul velluto. emt

Riguardo alle questioni logistiche ed economiche, vestirò momentaneamente i panni del vecchio saggio e me ne scuso in anticipo emt Come sempre nella vita, di fronte a scelte importanti, oltre alla giusta dose di ponderazione e determinazione, serve anche coraggio. emt
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