Un piccolo sfogo

Frequento il primo anno di matematica, questo semestre devo dare come esami Analisi I, Geometria I, programmazione I e Algebra I (insomma ci sarà da impegnarsi molto).
Mi sto concentrando sull'esame di Geometria - che comunque mi piace molto - e ahimé non ho passato lo scritto del preappello (pazienza, mi ero esercitato non sufficientemente e l'ho capito durante lo scritto).
La cosa che mi duole però è che il libro del professore di teoria sia troppo sintetico e non abbia consigliato alcun eserciziario. Esercitarsi sulle sue prove precedenti significa andare alla "cieca". Non dico di volere la spiegazione passaggio per passaggio degli scritti degli anni scorsi (anche se un paio di appelli l'anno penso si potrebbe anche fare), ma almeno i risultati! Giusto per dire "ok ho capito come si impostano questi esercizi e so risolverli". Invece nisba.
Ancor di più mi ha colpito l'assistente del professore quando sono andato a ricevimento, è stata un'agonia. Non sembrava minimamente interessato ad aiutarmi nei dubbi e problemi, in definitiva mi ha suggerito di "studiare la teoria e ragionare sugli esercizi senza cercare ricette già pronte".
Eh ok, ma se in generale non so come si trova una base di vettori da un sistema di generatori cosa faccio, prego qualche entità che mi porti grazia e consiglio durante il compito?
Alla fine ho impiegato quattro ore di mezzi e mezza giornata per capire che sbagliavo due cose (sempre meglio di nulla ).
Insomma, mi sono sentito un po' trascurato senza un buon rapporto insegnante/studente.
Scusatemi per lo sfogo, avevo bisogno di scriverlo da qualche parte

Ciao near03
Quello che ti è accaduto è, in moltissimi casi, la routine quotidiana che molti studenti sperimentano (di qualsiasi facoltà, e di ogni fascia d'età).
Purtroppo, in quei casi, non c'è molto da fare. Serve solo armarsi di pazienza e buona volontà e con l'aiuto di un buon libro e magari di YouMath ( ) cercare di colmare i propri dubbi e le proprie lacune.
Questo è assai grave, anche perché, in fin dei conti, vengono pagati anche per questo, ma lasciamo stare...
Questo invece, soprattutto per uno studente di Matematica, è un consiglio da tenere sempre ben presente. Se si vuole diventare Matematici (con la M maiuscola) deve essere proprio questo lo spirito; l'obiettivo ultimo non deve essere capire come si fa un esercizio per superare l'esame ma capire cosa mi sta chiedendo l'esercizio e cosa effettivamente mi serve per poterlo affrontare nel migliore dei modi.
Sarebbe bello se tali divinità esistessero davvero!
La soluzione è, appunto, avere ottime basi teoriche (indispensabili per chi studia Matematica). Se si hanno ben chiari i concetti si sistema di generatori e di base di uno spazio vettoriale un esercizio in cui si chiede di estrarre una base da un sistema di generatori dovrebbe farti sentire come Messi che calcia un rigore ad un portiere di 6 anni
Ok, forse ho esagerato, ma (fermo restando che Professore e Assistente hanno sbagliato) quello che vorrei farti capire è che, in una facoltà come quella che hai scelto, non è sempre bene avere la pappina pronta ma occorre sudare (ma sudare tanto) soprattutto nei primi due anni. Vedrai che poi (fidati) tutti i sacrifici verranno ripagati in futuro.
PS: un buon eserciziario che mi sento di consigliarti è il Sanini - Esercizi di Geometria. Dagli un'occhiata.


Utilizzo abitualmente YouMath quasi ogni giorno adoro la semplicità e la concretezza con cui trattate gli argomenti; nel passaggio scuola superiore-università ho notato una certa tendenza a rendere "complesso" quello che potrebbe essere espresso in termini molto più semplici (sono un sostenitore dell'idea che un buon libro debba avere una difficoltà non "flat", ma debba essere in generale abbastanza chiaro ed esemplificativo ove può con approfondimenti più astrusi man mano che si procede).
Ecco, ci troviamo senza dubbio d'accordo e solo un folle/illuso vorrebbe imparare la matematica come insieme di schemini da applicare stile tabelline: però il modo corretto di ragionare e partire con una tipologia di esercizio credo si apprenda soltanto facendone tanti altri di proprio. Non è sufficiente sapere la teoria sugli spazi affini per poi svolgere rapidamente la distanza tra due rette, ma bisogna aver sviluppato un modo di ragionare in E^3. Chiedere conferma dei modi di ragionare non significa affatto cercare la ricetta già pronta, ma aspettarsi da un professore/assistente la capacità di valutare se il ragionamento stesso (che poi ti porta a un risultato ovviamente) come corretto o meno.

Beh sì, spero di saper estrarre delle basi da dei sistemi di generatori (di vettori numerici in primis) senza difficoltà, anche se non utilizzo il metodo proposto da Youmath (mettere vettori in colonna e ridurre a scala la matrice, colonne con i pivot = vettori indipendenti) bensì mettendo vettori in riga e riducendo analogamente, prendendo i vettori alla fine delle trasformazioni (almeno così m'ha suggerito il professore dopo uno scambio di mail ).

Sì, questo messaggio l'avevo colto anche prima però
; passione e studio dettato dalla curiositas mi sembrano alla base di un buono studio di matematica!
E darò anche uno sguardo al Sannini! Grazie per tutte le dritte
|