Prima di calcolare le eventuali soluzioni dell'
equazione fratta
bisogna imporre le
condizioni di esistenza: gli argomenti dei
logaritmi devono essere maggiori di zero, mentre i denominatori che contengono l'incognita diversi da zero. Proprio perché i vincoli devono valere contemporaneamente, essi formano il seguente
sistema di disequazioni
Analizziamo a parte la seconda e la terza relazione, trattandole come se fossero
equazioni logaritmiche. Partiamo dalla relazione:
Occupiamoci dell'altra
Se applichiamo ai due membri l'esponenziale in base 2, ricaviamo

, che in accordo con la definizione di
potenza con esponente negativo, si tramuta in
Ora abbiamo tutte le informazioni necessarie per esprimere come si deve le condizioni di esistenza
Ritorniamo all'equazione
e operiamo la sostituzione

, mediante la quale ricaviamo:
Trasportiamo tutto al primo membro
e sommiamo tra loro le
frazioni algebriche calcolando il
minimo comune multiplo dei polinomi al denominatore.
Svolgiamo le operazioni al numeratore, prestando la massima attenzione al
prodotto tra la somma e la differenza dei monomi
e moltiplichiamo i due membri per

così da sbarazzarci del denominatore:
Ci siamo ricondotti a un'
equazione di secondo grado in

che possiamo risolvere con la
formula del discriminante
pertanto:
Le soluzioni dell'equazione di secondo grado sono quindi:
Ripristiniamo l'incognita

tenendo conto della sostituzione

, grazie alla quale le due relazioni precedenti si tramutano nelle equazioni logaritmiche
Per determinare le soluzioni, è sufficiente applicare l'esponenziale in base 2 ai due membri. Dalla prima ricaviamo la soluzione

, infatti:
da cui, per definizione di potenza con esponente razionale:
Risolviamo la seconda equazione:
Poiché i due valori rispettano le condizioni di esistenza
sono le soluzioni dell'equazione
Ecco fatto!