Discutere un'equazione letterale di secondo grado con un parametro

Stavo svolgendo alcuni esercizi sulle equazioni di secondo grado parametriche, quando a un certo punto me n'è capitato uno in cui il coefficiente di è letterale. Ho imbastito la discussione, senza però ottenere i risultati richiesti dal libro.
Discutere l'equazione letterale di secondo grado
al variare del parametro reale e, in caso sia possibile, esplicitare le soluzioni.

Prima di discutere l'equazione letterale di secondo grado
bisogna effettuare alcune considerazioni. L'equazione è chiaramente in forma normale, ossia nella forma
dove sono il coefficiente di
, quello di
e il termine noto che nel caso considerato valgono
È essenziale constatare che il coefficiente di è letterale - dipende dal parametro
- e nel caso in cui sia nullo, l'equazione non è più di secondo grado. Ecco perché è necessario fare una distinzione iniziale e controllare cosa succede se il coefficiente
è pari a zero.
Se , ossia se
, l'equazione diventa
Degenera in un'equazione di primo grado che risolviamo isolando l'incognita al primo membro
Benissimo, ora possiamo occuparci del caso in cui .
Se il coefficiente di è non nullo
ci troviamo di fronte a un'equazione di secondo grado completa la cui discussione richiede il discriminante: è il suo segno che ci permetterà di comprendere se l'equazione ammette soluzioni reali oppure no.
Calcoliamo quindi il discriminante avvalendoci della formula
Sviluppiamo il quadrato di binomio notando che il segno meno sparisce perché l'esponente è pari
Il delta associato è positivo o al più nullo per ogni perché è a conti fatti un quadrato e in particolare esso è nullo se e solo se la base
è zero.
In tal caso l'equazione ammette due soluzioni reali e coincidenti
da cui rimpiazzando 1 al posto di
Se , il discriminante è certamente positivo per cui l'equazione ammette due soluzioni distinte che ricaviamo con la formula
Osservazione importante: nel momento in cui abbiamo estratto la radice quadrata di abbiamo considerato il valore assoluto della base. La presenza del simbolo
ci permette però di eliminare il modulo perché include automaticamente il caso in cui
è positivo e quello in cui
è negativo.
L'analisi è completa, l'ultima cosa da fare è riportare per bene le conclusioni:
- se ricaviamo un'equazione di primo grado con soluzione
;
- se , l'equazione ammette due soluzioni reali e coincidenti
;
- se , l'equazione ammette due soluzioni reali e distinte
Ecco fatto.
|