Prima di avviarci al calcolo di
mcm e MCD dei monomi, diventa necessario assicurarsi che essi siano ridotti in forma normale: devono avere un unico coefficiente e un'unica parte letterale senza ripetizioni delle lettere stesse (è proprio la definizione di
forma normale di un monomio).
Nel monomio
compaiono diverse
potenze di potenze che grazie all'omonima proprietà diventano
Tenendo conto che un
numero elevato a zero dà 1 (la base della potenza dev'essere diversa da zero) ed eseguendo le
moltiplicazioni tra i monomi, otteniamo
Semplifichiamo la seconda espressione, ossia
svolgendo il
prodotto delle potenze in base
e
sommando i monomi simili otteniamo
Il problema si riduce quindi a calcolare il minimo comune multiplo e il massimo comune divisore dei seguenti monomi a coefficienti
interi
In accordo con la teoria, il massimo comune divisore tra due monomi è un monomio avente per parte numerica il
massimo comune divisore delle parti numeriche e per parte letterale il prodotto delle lettere comuni ai due monomi dati, prese con l'esponente più piccolo.
Il minimo comune multiplo è invece quel monomio il cui coefficiente coincide con il
minimo comune multiplo dei coefficienti e la cui parte letterale si ottiene moltiplicando tra loro le lettere comuni e non comuni, presa ciascuna con il più grande esponente con cui compare.
Per ricavare il massimo comune divisore e il minimo comune multiplo tra i coefficienti, ossia tra 48 e 6, è sufficiente notare che 48 è un
multiplo di 6, conseguentemente
Dedichiamoci alle parti letterali, però prima attribuiamo gli esponenti a ciascuna lettera:
- gli esponenti della lettera

sono entrambi 4;
- gli esponenti della lettera

sono 10 e 7;
- l'unico esponente di

è 3.
Queste informazioni sono più che sufficienti a concludere quanto segue: il massimo comune divisore tra i monomi dati è
mentre il minimo comune multiplo è
L'esercizio è concluso.