Prima di determinare le eventuali soluzioni dell'
equazione fratta di secondo grado
occupiamoci delle sue
condizioni di esistenza, richiedendo che siano diversi da 0 i denominatori che contengono l'incognita
da cui segue che l'insieme di esistenza delle soluzioni è dato da
dove

è il
connettivo logico "e".
Il prossimo passo prevede di calcolare il minimo comune multiplo al primo membro e al secondo membro dentro le parentesi:
dopodiché svolgiamo i passaggi necessari a cancellare le parentesi tonde
Sommiamo i
monomi simili
e continuiamo con i passaggi algebrici
Calcoliamo il
minimo comune multiplo tra i polinomi al denominatore che è:
e riportiamo le
frazioni algebriche a denominatore comune
I denominatori sono superflui perché sono uguali membro a membro
Svolgiamo il
prodotto tra i polinomi al primo membro
e sommiamo i termini simili, prestando la massima attenzione ai
radicali
Ci siamo ricondotti all'
equazione di secondo grado in cui:
- il coefficiente del termine in

è

;
- il coefficiente del termine in

è

;
- il
termine noto è

.
A questo punto calcoliamo il
discriminante dell'equazione:
Calcoliamone la
radice quadrata
e scriviamo le soluzioni dell'equazione di secondo grado:
Poiché sia

che

soddisfano le condizioni di esistenza, possiamo concludere che essi sono anche soluzioni dell'equazione fratta, perciò il suo insieme delle soluzioni è dato da:
Abbiamo finito.