Estremi vincolati con i moltiplicatori di Lagrange
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Estremi vincolati con i moltiplicatori di Lagrange #41106
![]() palomo_fantozzi Cerchio | Buonasera, approfitto della vostra chiarezza per esporvi alcuni dubbi sugli esercizi sugli estremi vincolati con l'utilizzo dei moltiplicatori di Lagrange e rinnovo i complimenti per il Forum! Ho capito bene l'impostazione degli esercizi, però: - dubbio 1: il primo dubbio, purtroppo, riguarda la risoluzione (in generale) di sistemi di 3 equazioni a 3 incognite (oppure di 4 equazioni a 4 incognite, in quanto la funzione proposta nell'esercizio può essere comprensiva anche di coordinata z)...Potete darmi una direttiva schematica per la risoluzione di suddetti sistemi? - Dubbio 2: assodato che abbia capito una volta e per tutte la questione esposta sopra, dopo la risoluzione del suddetto sistema, come si procede per la classificazione dei punti critici trovati? Si utilizza come supporto, sempre la Matrice Hessiana? - Dubbio 3: potete aiutarmi, dunque nella risoluzione del seguente esercizio? Determinare gli estremi assoluti della funzione ![]() PS: in generale, come si distinguono (e dunque, come si calcolano) i massimi e minimi RELATIVI dai massimi e minimi ASSOLUTI? Vi ringrazio anticipatamente per le risposte che mi arriveranno e mi scuso per la banalità di alcune domande... |
Estremi vincolati con i moltiplicatori di Lagrange #41115
![]() Ifrit Amministratore | Ciao palomo_fantozzi ![]() Per il dubbio 1, mi dispiace, non esiste un metodo che vale per tutti, esistono varie tecniche che si applicano in base a come si presenta la funzione :( Un direttiva schematica non te la so dare, l'unico consiglio che ti posso dare è procedere per sostituzione e sperare che ti faccia giungere al risultato. Non esiste un metodo perché in generale i sistemi che scaturiscono dallo studio del gradiente non sono lineari. Dubbio 2: In genere no, si confrontano le immagini dei punti determinati, il massimo relato è il più grande, il minimo relativo è il più piccolo. Vediamo come procedere con la risoluzione dell'esercizio. La funzione è: La funzione che definisce il vincolo è: ![]() La funzione lagrangiana è: ![]() ![]() Calcoliamo il gradiente associato così da costruire il seguente sistema: ![]() Dalla prima equazione abbiamo che Se Dalla seconda equazione abbiamo: ![]() Dalla terza equazione: ![]() A questo punto sostituiamo i valori ottenuti nell'ultima equazione ![]() ![]() ![]() ![]() Il punto associato a ![]() è ![]() A questo punto valutiamo nei punti la funzione f: mentre: Da qui comprendi che il punto Ti consiglio una lettura che troverai certamente utile: massimi e minimi vincolati. |
Ringraziano: Omega, Pi Greco, palomo_fantozzi, semplicemente io |
Re: Estremi vincolati con i moltiplicatori di Lagrange #41178
![]() palomo_fantozzi Cerchio | Ti ringrazio per la spiegazione chiara ed ordinata ![]() Volevo farti alcune domande a riguardo: - il metodo di fare riferimento alle immagini dei punti determinati, si adotta solo in questa tipologia d' esercizi? (Ossia con la presenza di un vincolo). - Non ho capito ancora benissimo la distinzione tra massimi/minimi RELATIVI ed ASSOLUTI...Mi hai detto che i punti trovati sono NECESSARIAMENTE di massimo e di minimo ASSOLUTO...Come mai? - Come capisco che il vincolo (come in questo caso) è equivalente ad una sfera? Qual è la sua equazione generica? Grazie anticipatamente! |
Re: Estremi vincolati con i moltiplicatori di Lagrange #41187
![]() Ifrit Amministratore | Sì, solo in questa tipologia, in particolare quando hai a che fare con vincoli che definiscono un insieme chiuso e limitato. In realtà dovresti costruire la cosiddetta matrice hessiana orlata, per assicurarti che effettivamente sono massimi o minimi. Il teorema dei moltiplicatori di Lagrange infatti è solo condizione necessaria per determinare i punti di massimo e di minimo. La differenza tra massimo/minimo relativi e assoluti è sostanziale. Il problema di fondo è che con i vincoli la trattazione di questo argomento non è immediata, dovresti effettuare dei ragionamenti geometrico/analitici che dipendono sia da come si presenta la funzione (ragionamento analitico), sia come si presenta il vincolo (ragionamento geometrico). Per farti un esempio sull'esercizio che hai proposto: Abbiamo determinato due punti stazionari con il metodo di Lagrange. La funzione f è continua in un insieme chiuso e limitato e conseguentemente la funzione ammette massimo e minimo assoluti. Poiché abbiamo determinato solo due punti stazionari, necessariamente essi sono i massimi e minimi assoluti! ![]() L'equazione della sfera di raggio r e centro ![]() o equivalentemente: ![]() dove Magari può esserti d'aiuto leggere la lezione sulle equazioni delle quadriche. ![]() |
Ringraziano: Omega, palomo_fantozzi |
Re: Estremi vincolati con i moltiplicatori di Lagrange #41226
![]() palomo_fantozzi Cerchio | Ti ringrazio vivamente, non lo dico per circostanza, ma lo penso davvero: Siete straordinari *-* ![]() Per quanto riguarda la ricerca di massimi e minimi vincolati, il programma recita: "ricerca di massimi e minimi vincolari con il metodo dei moltiplicatori di Lagrange" Resta però il dubbio sul concetto di massimo e minimo relativo/assoluto...Magari potresti chiarirmi la cosa, aiutandomi con un esercizio (sulla 'classificazione dei punti critici') che postai precedentemente? ![]() Ad esempio questo: classificazione dei punti critici di una funzione a due variabili. Grazie ancora per la gentilezza! |
Re: Estremi vincolati con i moltiplicatori di Lagrange #41316
![]() Omega Amministratore | Ciao Palomo ![]() Non perderti in un bicchier d'acqua: la distinzione tra estremanti relativi e assoluti è molto semplice, perché si basa direttamente sulla definizione, che è semplice a sua volta. In modo del tutto analogo rispetto al caso di una variabile (come distinguere tra massimi e minimi relativi e assoluti), sappiamo che un massimo/minimo è assoluto se è il massimo/minimo valore assunto dalla funzione su tutto il dominio della stessa. Per far sì che un massimo/minimo sia relativo, invece, è sufficiente che sia il massimo/minimo valore in almeno un intorno del punto estremante: la relatività dell'estremante è cioè una proprietà locale. C'è almeno un intorno del punto in cui il massimo/minimo valore assunto nel punto è il più grande/più piccolo valore assunto dalla funzione nell'intorno. Tutti i punti estremanti di una funzione a due variabili, ad eccezione dei punti di sella, sono sempre estremanti relativi. Poi, tra gli estremanti relativi, potrebbero esservi dei valori assoluti: in parole povere, dopo aver determinato tutti i massimi e i minimi relativi della funzione con il procedimento canonico di calcolo, vai a controllare se tra questi valori ve n'è uno che sia il più grande tra tutti i valori assunti dalla funzione sul suo dominio (massimo assoluto) e uno che sia il più piccolo tra tutti i valori assunti dalla funzione sul suo dominio (minimo assoluto). Per capirlo, devi fare due cose: 1) controllare il comportamento della funzione agli estremi del dominio, e vedere se essa diverge. Se essa diverge negativamente, non possono esservi minimi assoluti. Se diverge positivamente, non possono esservi massimi assoluti. Se non diverge, passi a 2). 2) determinare tutti i valori di massimo e minimo relativi valutando la funzione nei punti di massimo e minimo precedentemente determinati. Il punto che corrisponde al più grande massimo relativo è il punto di massimo assoluto, e il valore assunto dalla funzione in tale punto è il massimo assoluto. Per i minimi, ti comporti in modo del tutto analogo. ![]() PS: ![]() |
Ringraziano: Pi Greco, Ifrit, palomo_fantozzi |
Re: Estremi vincolati con i moltiplicatori di Lagrange #41317
![]() Ifrit Amministratore | Si che ti so rispondere ![]() Per prima cosa, cerchiamo di specificare una cosa importante. Sebbene le richieste degli esercizi siano simili, la risoluzione è completamente diversa. Nella discussione in cui ti ha risposto Omega, abbiamo a che fare con punti stazionari liberi la cui determinazione è abbastanza standard. Trovi lo schema qui: massimi e minimi in due variabili. - Determini la soluzione del sistema "Gradiente =0", le soluzioni si candidano come punti estremanti per f - Studi il determinante Hessiano associato alla funzione f in ciascun punto determinato in precedenza, seguendo la tabellina: ![]() ![]() ![]() Nel caso in cui ricadi nell'ultimo caso, puoi utilizzare altre tecniche più o meno avanzate. Non si può dire a priori se un punto è di minimo/massimo assoluto. E' necessario procedere in base alla funzione che si ha di fronte. Una possibile tecnica per dimostrare che un punto di massimo relativo è anche punto di massimo assoluto, consiste nello studiare il segno della funzione variazione: dove Se ![]() Se invece ![]() ______________________ Per i punti stazionari vincolati invece la situazione si complica perché dipende da come ha impostato il problema il tuo insegnante! |
Ringraziano: Omega, Pi Greco, palomo_fantozzi |
Re: Estremi vincolati con i moltiplicatori di Lagrange #42323
![]() palomo_fantozzi Cerchio | Buonasera a tutti... Scusate se ritorno su questo post... ![]() Avrei una domanda veloce da fare inerente a questo argomento: Qual è la definizione precisa di insieme compatto? Ci sono metodi grafico/analitici per determinarlo con esattezza? Grazie a tutti! ![]() |
Re: Estremi vincolati con i moltiplicatori di Lagrange #42340
![]() Omega Amministratore | C'è una definizione ben precisa di insieme compatto in uno spazio metrico, e la puoi trovare nella pagina del link. Nel caso di insiemi in |
Ringraziano: Pi Greco, palomo_fantozzi |
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