Ciao Anna_91
quella in cui ti sei imbattuta è veramente una pessima disequazione. Tutto quello che hai fatto è corretto, sia le considerazioni relative al
dominio della funzione, sia l'impostazione della
disequazione logaritmica relativa al
segno della funzione.
Ora ci troviamo di fronte alla disequazione
e trattandosi di una disequazione di terzo grado la prima cosa da fare sarebbe tentare di applicare il
metodo di Ruffini. Prenderemmo i divisori del termine di grado zero per vedere se sono radici del polinomio o meno:

non lo sono.
Dunque?
Il problema è che la disequazione in cui ci siamo imbattuti non è risolvibile algebricamente, o meglio non possiamo determinarne le eventuali radici reali con alcun metodo algebrico standard.
Dobbiamo necessariamente procedere con il metodo di risoluzione delle
disequazioni trascendenti, anche se quella che abbiamo di fronte è una disequazione di terzo grado e non una disequazione trascendente.

In due parole:
metodo grafico per l'approssimazione delle eventuali radici.
Rileggiamo la disequazione come
ossia come un confronto tra le immagini di due funzioni
dove

e

. L'insieme delle soluzioni è l'insieme delle ascisse per cui il grafico di

si trova al di sotto del grafico di

.
Non avrai alcun problema nel disegnare i
grafici delle due funzioni, ne sono sicurissimo. Sono entrambe elementari (la prima con una traslazione di un'unità verso l'alto, vedi le
regole per il grafico intuitivo)
e puoi indicare l'insieme delle soluzioni come

, dove approssimiamo

.
La funzione

è
positiva(*) per

, nulla in

, negativa sulla restante parte del dominio.
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(*) Ricordati della disequazione da cui siamo partiti.