Per determinare il minimo comune multiplo tra polinomi e il massimo comune divisore tra polinomi bisogna procedere con un ragionamento simile a quello per ricavare minimo comune multiplo e massimo comune divisore fra numeri.
Il primo passo prevede di scomporre i polinomi
avvalendosi delle opportune tecniche di fattorizzazione, quali: il raccoglimento totale, il raccoglimento parziale, la scomposizione mediante prodotti notevoli o la famigerata regola di Ruffini.
Per scomporre il primo polinomi, possiamo procedere con il raccoglimento totale, infatti i termini che lo compongono hanno
come fattore comune
Tra le parentesi tonde compare la differenza dei cubi di
che, scomposta, consente di esprimere il polinomio nella forma:
Il primo polinomio è completamente fattorizzato, giacché
è un falso quadrato irriducibile.
La scomposizione del secondo polinomio è pressoché immediata: basta, infatti, raccogliere il fattore comune
.
Per quanto concerne la fattorizzazione del polinomio
bisogna avere occhio clinico e notare che esso è la differenza dei quadrati di
, pertanto può essere scomposto come segue:
Ricapitolando le scomposizioni sono:
Il loro minimo comune multiplo è il polinomio che si ottiene moltiplicando i fattori comuni e non comuni, presi una sola volta, con il massimo esponente con cui compaiono, dunque:
Il loro massimo comune divisore è invece il polinomio che si ottiene moltiplicando i fattori comuni presi con il più piccolo esponente, vale a dire:
L'esercizio è concluso.
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