Premetto che nella risoluzione di questo esercizio dovremo fare abbondante uso del simbolo di equivalenza asintotica.
Dato che ci interessa determinare una stima asintotica per la funzione
al tendere di
, osserviamo che
poiché qui le costanti additive non hanno alcuna rilevanza sull'ordine di infinito. Quindi le due funzioni sono asintoticamente equivalenti e possiamo scrivere
Inoltre, con un ragionamento analogo
da cui
In sintesi
La situazione sarebbe stata molto diversa se avessimo avuto
, nel qual caso per le equivalenze asintotiche avremmo potuto fare riferimento ai limiti notevoli di coseno, logaritmo ed esponenziale.
Namasté!
Ma dato che
non lo possiamo sostituire con
semplicemente?
E dato che
in
va da -1 a 1 non possiamo mettere al denominatore semplicemente 1.
Attenzione: :)
- non è vero che il coseno in
vale 1. C'è un doppio errore: il primo è che non si può valutare una funzione in
(non è un numero reale); il secondo, che il limite del
al tendere di
esista. Non esiste: il coseno è una funzione periodica.
- E' sbagliato dire che al tendere di
e
sono asintoticamente equivalenti: il comportamento dell'esponenziale e della radice è molto diverso, in particolare che entrambe abbiano limite infinito è vero, ma non divergono all'infinito secondo lo stesso ordine.
Ti suggerisco di leggere la lezione sugli ordini di infinito che ho linkato in precedenza. ;)
Namasté!
Ho capito Omega, e ti ringrazio molto! :)
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