Consideriamo la funzione
ed esplicitiamone il dominio imponendo i seguenti vincoli:
- la condizione di esistenza del logaritmo: richiediamo che il suo argomento sia maggiore di zero, ossia
;
- la condizione di esistenza per le funzioni fratte: richiediamo che il denominatore contenente la variabile sia diverso da zero, ossia
.
Proprio perché i due vincoli devono essere soddisfatti contemporaneamente, essi formeranno il sistema di disequazioni
La prima relazione è già risolta, la seconda va trattata alla stregua di un'equazione logaritmica
da cui
che nella notazione tipica degli intervalli diviene
Determinato il dominio, calcoliamo la derivata prima di
con le usuali regole di derivazione.
Usiamo la regola per la derivata del prodotto:
Deriviamo
, avvalendoci della regola per la derivata di una funzione composta, e
dopodiché usiamo la definizione di potenza con esponente negativo per esprimere
come
e infine deriviamo la potenza del logaritmo
A questo punto semplifichiamo
e svolgiamo i passaggi algebrici per migliorare l'estetica dell'espressione
In definitiva, la derivata di
è:
Per studiarne il segno consideriamo la disequazione
ed osserviamo che nel dominio di
il termine
è certamente positivo per via della funzione esponenziale, così come è positivo il termine
per via del quadrato, per cui essi non influenzano il segno di
, che dipende esclusivamente dal segno di
Risolviamo la disequazione logaritmica isolando
al primo membro
da cui, applicando l'esponenziale in base
ai membri delle due relazioni e tenendo conto del dominio di
ricaviamo:
Possiamo affermare che la derivata prima di
è:
- positiva in
e in
;
- nulla per
e per
;
- negativa in
e in
.
Abbiamo finito.
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