Soluzioni
  • Consideriamo la funzione

    f(x) = e^((1)/(ln(x)))x

    ed esplicitiamone il dominio imponendo i seguenti vincoli:

    - la condizione di esistenza del logaritmo: richiediamo che il suo argomento sia maggiore di zero, ossia x > 0;

    - la condizione di esistenza per le funzioni fratte: richiediamo che il denominatore contenente la variabile sia diverso da zero, ossia ln(x) ne 0.

    Proprio perché i due vincoli devono essere soddisfatti contemporaneamente, essi formeranno il sistema di disequazioni

    x > 0 ; ln(x) ne 0

    La prima relazione è già risolta, la seconda va trattata alla stregua di un'equazione logaritmica

    ln(x) ne 0 → x > 0 ; x ne 1

    da cui

    Dom(f) : x > 0 ∧ x ne 1

    che nella notazione tipica degli intervalli diviene

    Dom(f) = (0,1) U (1,+∞)

    Determinato il dominio, calcoliamo la derivata prima di f(x) con le usuali regole di derivazione.

    f'(x) = (d)/(dx)[e^((1)/(ln(x)))x] =

    Usiamo la regola per la derivata del prodotto:

    = (d)/(dx)[e^((1)/(ln(x)))]·x+e^((1)/(ln(x)))(d)/(dx)[x] =

    Deriviamo e^((1)/(ln(x))), avvalendoci della regola per la derivata di una funzione composta, e x

    = e^((1)/(ln(x)))(d)/(dx)[(1)/(ln(x))]x+e^((1)/(ln(x)))·1 =

    dopodiché usiamo la definizione di potenza con esponente negativo per esprimere (1)/(ln(x)) come (ln(x))^(-1)

    = e^((1)/(ln(x)))(d)/(dx)[(ln(x))^(-1)]x+e^((1)/(ln(x))) =

    e infine deriviamo la potenza del logaritmo

     = e^((1)/(ln(x)))·(-1)(ln(x))^(-2)·(d)/(dx)[ln(x)]x+e^((1)/(ln(x))) = e^((1)/(ln(x)))·(-(1)/(ln^2(x)))·(1)/(x)·x+e^((1)/(ln(x))) =

    A questo punto semplifichiamo x e svolgiamo i passaggi algebrici per migliorare l'estetica dell'espressione

     = e^((1)/(ln(x)))[1-(1)/(ln^2(x))] = e^((1)/(ln(x)))[(ln^2(x)-1)/(ln^2(x))]

    In definitiva, la derivata di f(x) è:

    f'(x) = e^((1)/(ln(x)))[(ln^2(x)-1)/(ln^2(x))]

    Per studiarne il segno consideriamo la disequazione

    f'(x) > 0 → e^((1)/(ln(x)))[(ln^2(x)-1)/(ln^2(x))] > 0

    ed osserviamo che nel dominio di f(x) il termine e^((1)/(ln(x))) è certamente positivo per via della funzione esponenziale, così come è positivo il termine ln^2(x) per via del quadrato, per cui essi non influenzano il segno di f'(x), che dipende esclusivamente dal segno di ln^2(x)-1

    f'(x) > 0 ⇔ ln^2(x)-1 > 0

    Risolviamo la disequazione logaritmica isolando ln^2(x) al primo membro

    ln^2(x) > 1 → ln(x) < -1 ∨ ln(x) > 1

    da cui, applicando l'esponenziale in base e ai membri delle due relazioni e tenendo conto del dominio di f(x) ricaviamo:

    0 < x < e^(-1) ∨ x > e

    Possiamo affermare che la derivata prima di f(x) è:

    - positiva in (0,e^(-1)) e in (e,+∞);

    - nulla per x = e^(-1) e per x = e;

    - negativa in (e^(-1),1) e in (1,e).

    Abbiamo finito.

    Risposta di Ifrit
 
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