Soluzioni
  • Prima di risolvere l'esercizio facciamo qualche premessa teorica.

    Sia F:V → W un'applicazione lineare tale che

    F(v_1) = w_1, ; F(v_2) = w_2 ; ... ; F(v_n) = w_n

    Il teorema di esistenza e unicità di un'applicazione lineare afferma che se S = v_1, v_2, ..., v_n è una base di V, allora F esiste ed è unica.

    In caso contrario, cioè se S non è una base di V non possiamo dire nulla a priori, ma si distinguono i seguenti casi:

    1) se S non è un sistema di generatori di V ma è costituito da vettori linearmente indipendenti tra loro, allora F esiste ma non è unica.

    2) Se S non è un sistema di generatori di V ed è linearmente dipendente, oppure se S è un sistema di generatori di V formato da vettori dipendenti, bisogna controllare manualmente la coerenza della definizione di F.

    Passando all'esercizio, sappiamo che F:R^4 → R^3 è la seguente applicazione lineare definita da immagini di vettori

     F(1,0,0,0) = (1,0,0) ; F(0,1,0,0) = (1,2,0) ; F(0,0,1,0) = (0,1,3)

    e dobbiamo discuterne l'esistenza e l'unicità.

    I vettori preimmagine sono

    v_1 = (1,0,0,0) ; v_2 = (0,1,0,0) ; v_3 = (0,0,1,0)

    e non formano una base dello spazio vettoriale R^4, tant'è vero che sono in numero minore alla dimensione di R^4.

    Tuttavia, sono linearmente indipendenti tra loro e ciò basta a concludere che F esiste ma non è unica.

    Due esempi di applicazioni lineari tra loro distinte ma tali da soddisfare le richieste di F sono:

     F_1(x,y,z,t) = (x+y, 2y+z, 3z) ; F_2(x,y,z,t) = (x+y-t, 2y+z-2t, 3z+t)

    Abbiamo finito!

    Risposta di Galois
 
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