Vediamo come calcolare l'integrale improprio di prima specie
che è appunto un integrale improprio perché il dominio di integrazione
è un intervallo illimitato.
Per definizione, il precedente integrale si scrive come
In sostanza per risolvere l'integrale improprio dobbiamo calcolare l'integrale al variare di
, e dopodiché determinare il limite per
: è quello che faremo.
Fissiamo
e consideriamo l'integrale
che per essere risolto possiamo utilizzare la formula per gli integrali per parti, prendendo come derivata il fattore
.
Per rendere più chiare le cose, notiamo che per definizione di potenza con esponente negativo si ha che
e dunque l'integrale diventa
Scegliamo come fattore finito l'arcotangente
Prendiamo come fattore differenziale il fattore
(la primitiva si ottiene utilizzando la regola per l'integrale di una potenza) e per il metodo di integrazione per parti si ha che:
Nell'integrale trasformiamo
sotto forma di frazione e svolgiamo i semplici calcoli
Lasciamo perdere per il momento il termine che c'è all'interno delle parentesi quadre e concentriamoci sul calcolo dell'integrale
Esso è un integrale di una funzione razionale fratta e può essere affrontato mediante il metodo dei fratti semplici.
Osserviamo che il denominatore dell'integranda è già scomposto come prodotto di fattori irriducibili, e a ciascuno di essi va associato il relativo fratto semplice:
- a
associamo
;
- a
associamo
,
dove
sono costanti reali da determinare così che rendano l'identità
Scriviamo ambo i membri a denominatore comune e svolgiamo i prodotti
Cancelliamo i denominatori, oramai hanno svolto il loro compito e raccogliamo secondo le potenza di
al secondo membro
Adesso interviene il principio di identità dei polinomi, il quale ci assicura che due polinomi sono identici se e solo se i termini dello stesso grado sono uguali. Imponiamo l'uguaglianza così da ottenere il sistema lineare
da cui otteniamo abbastanza facilmente che i tre parametri valgono rispettivamente
.
Possiamo quindi scrivere che
Il primo è un integrale immediato; il secondo è anch'esso un integrale immediato, a patto di moltiplicare e dividere per 2:
che grazie alle proprietà dei logaritmi si riscrive come
Abbiamo finalmente gli elementi per ricostruire l'integrale
Facciamo tendere
e vediamo come si comportano i termini
- il termine
;
- il termine
;
- il termine
,
perché l'argomento del logaritmo tende a
e lo si può dimostrare osservando che all'infinito sussiste la stima asintotica
In definitiva possiamo concludere che
e poiché il limite esiste ed è finito, l'integrale improprio converge e il suo valore coincide con quello del limite appena calcolato.
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