Soluzioni
  • Consideriamo la forma quadratica Q:R^3 → R definita da:

    Q(x_1,x_2,x_3) = 3x_1^2+2x_2^2-2√(3)x_1x_3+5x_3^2

    Dobbiamo:

    - scrivere la matrice associata alla forma quadratica;

    - studiare il segno di Q;

    - calcolare la forma canonica e la forma normale di Q e le basi con cui si realizzano.

    Matrice associata a Q

    La matrice associata a Q è una matrice simmetrica di ordine tre, A = (a_(ij)), tale che:

    - gli elementi della diagonale principale sono i coefficienti dei termini x_i^2

    a_(ii) = q_(ii) ∀ i ∈ 1,2,3;

    - gli elementi di posto (i,j), con i ≠ j, sono simmetrici e pari alla metà dei coefficienti dei termini x_ix_j

    a_(ij) = a_(ji) = (q_(ij))/(2) ∀ i,j ∈1,2,3, con i ≠ j

    Dall'espressione esplicita di Q abbiamo che

     a_(11) = 3 ; a_(13) = a_(31) = (-2√(3))/(2) = -√(3) ; a_(22) = 2 ; a_(33) = 5

    e ogni altro elemento è nullo, per cui

    A = [3 0 -√(3) ; 0 2 0 ;-√(3) 0 5]

    Segno della forma quadratica Q

    Il segno della forma quadratica Q coincide con la definitezza della matrice simmetrica A, che dipende dal segno dei suoi autovalori. Calcoliamoli!

    Il polinomio caratteristico associato ad A è

     p_A(λ) = det(A-λ Id_3) = det[3-λ 0 -√(3) ; 0 2-λ 0 ;-√(3) 0 5-λ] =

    sviluppiamo il determinante con Laplace, rispetto alla seconda riga

    = (2-λ)·det[3-λ -√(3) ;-√(3) 5-λ] = (2-λ)[(3-λ)(5-λ)-3] = (2-λ)(λ^2-8λ+12)

    I suoi zeri, e quindi gli autovalori di A, sono

    λ_1 = 2 con molteplicità algebrica 2;

    λ_2 = 6 con molteplicità algebrica 1.

    Poiché sono tutti positivi, A e la forma quadratica Q sono definite positive.

    Forma canonica di Q

    Per il teorema degli assi principali, la forma canonica di una forma quadratica Q definita su R^3 è:

    Q(x_1',x_2',x_3') = λ_1 x_1'^2+λ_2 x_2'^2+λ_3 x_3'^2

    dove λ_1, λ_2, λ_3 sono gli autovalori della matrice associata a Q e riportati con le loro molteplicità algebriche.

    Ciò premesso, nel nostro caso, la forma canonica di Q è:

     Q(x_1',x_2',x_3') = λ_1 x_1'^2+λ_1 x_2'^2+λ_3 x_3'^2 = 2 x_1'^2+2x_2'^2+6x_3'^2

    La base con cui si ottiene è una base ortonormale di R^3 formata da autovettori di A, la cui esistenza è assicurata dal teorema spettrale reale.

    Per calcolarla, la prima cosa da fare è individuare una base mathcalB di R^3 costituita da autovettori di A, per poi renderla ortonormale.

    Gli elementi di mathcalB si ottengono unendo le basi degli autospazi V_(λ_1) = V_2 e V_(λ_2) = V_6 associati agli autovalori di A.

    Una base di V_2 coincide con una base dello spazio delle soluzioni del sistema lineare omogeneo

    (A-2 Id_3)x = 0

    ossia

    [[3 0 -√(3) ; 0 2 0 ;-√(3) 0 5]-[2 0 0 ; 0 -2 0 ; 0 0 2]] [x ; y ; z] = [0 ; 0 ; 0]

    La sua forma esplicita è

    x-√(3)z = 0 ;-√(3)x+3z = 0

    La matrice a esso associata ha rango 1 dunque, per il teorema Rouché-Capelli, ammette ∞^1 soluzioni, date da

    (x,y,z) = (√(3)b,a,b) = a(0,1,0)+b(√(3),0,1) con a,b ∈ R

    di conseguenza una base dell'autospazio V_2 è formata dai vettori

    v_1 = (0,1,0) ; v_2 = (√(3),0,1)

    Procedendo allo stesso modo, ossia calcolando una base dello spazio delle soluzioni del sistema

    (A-6 Id_3)x = 0

    si ottiene che una base di V_6 è individuata dal vettore

    v_3 = (1,0,-√(3))

    In definitiva, una base di R^3 i cui elementi sono autovettori di A è

     mathcalB = v_1, v_2, v_3 = (0,1,0), (√(3),0,1), (1,0,-√(3))

    Ortonormalizziamola!

    Osserviamo che mathcalB è già una base ortogonale, infatti

    v_1·v_2 = v_1·v_3 = v_2·v_3 = 0

    di conseguenza una base che realizza la forma canonica di Q è:

    mathcalB''= u_1, u_2, u_3

    dove u_1, u_2, u_3 sono, rispettivamente, i normalizzati dei vettori v_1, v_2, v_3, ossia

    u_1 = (1)/(||v_1||) v_1 ; u_2 = (1)/(||v_2||) v_2 ; u_3 = (1)/(||v_3||) v_3

    Calcoliamo le norme

     ||v_1|| = ||(√(3),0,1)|| = √(3+0+1) = √(4) = 2 ; ||v_2|| = ||(0,1,0)|| = 1 ; ||v_3|| = ||(1,0,-√(3))|| = √(1+0+3) = √(4) = 2

    dunque

     u_1 = (1)/(||v_1||) v_1 = (1)/(2)(√(3),0,1) = ((√(3))/(2), 0, (1)/(2)) ; u_2 = (1)/(||v_2||) v_2 = v_2 = (0,1,0) ; u_3 = (1)/(||v_3||) v_3 = (1)/(2)(1,0,-√(3)) = ((1)/(2), 0,-(√(3))/(2))

    Forma normale di Q

    Poiché A ha tre autovalori positivi, la forma normale di Q è

    Q(w_1,w_2,w_3) = w_1^2+w_2^2+w_3^2

    e la base con cui si realizza è formata dai vettori

    w_1 = (1)/(√(λ_1)) u_1 ; w_2 = (1)/(√(λ_1)) u_2 ; w_3 = (1)/(√(λ_2)) u_3

    ossia

     w_1 = (1)/(√(λ_1)) u_1 = (1)/(√(2))((√(3))/(2), 0, (1)/(2)) = ((√(3))/(2√(2)), 0, (1)/(2√(2))) ; w_2 = (1)/(√(λ_1)) u_2 = (1)/(√(2))(0,1,0) = (0,(1)/(√(2)),0) ; w_3 = (1)/(√(λ_2)) u_3 = (1)/(√(6))((1)/(2), 0,-(√(3))/(2)) = ((1)/(2√(6)), 0,-(√(3))/(2√(6)))

    È tutto!

    Risposta di Galois
 
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