Funzione lineare iniettiva o suriettiva dal determinante
Un esercizio a stampo teorico di Algebra Lineare chiede di provare che una condizione necessaria e sufficiente affinché un endomorfismo sia un automorfismo è che il determinante di una delle matrici a esso associate sia non nullo. Come si dimostra?
Siano uno spazio vettoriale finitamente generato su
,
una base di
e
un endomorfismo.
Detta la matrice associata a
rispetto alla base
, dimostrare che
è un automorfismo se e solo se il determinante di
è diverso da zero.
Indichiamo con uno spazio vettoriale finitamente generato su
, con
una base di
e con
un endomorfismo su
, ossia un'applicazione lineare da
in
.
Detta la matrice associata a
rispetto alla base
, dobbiamo dimostrare che
è un automorfismo se e solo se il determinante di
è diverso da zero.
Procediamo!
Supponiamo, senza perdere di generalità, che la dimensione di sia uguale a
. Per com'è definita la matrice associata a un'applicazione lineare,
è una matrice quadrata di ordine
.
Assumiamo, come ipotesi, che sia un automorfismo e proviamo che il determinante di
è diverso da zero.
Un automorfismo è un endomorfismo sia iniettivo che suriettivo. In particolare, dalla suriettività di si ha che l'immagine della trasformazione
coincide con il codominio
cosicché la dimensione dell'immagine è pari alla dimensione di
Ora, la dimensione di è uguale al rango della matrice
e ciò vuol dire che il rango di
dev'essere uguale a
.
Come già ricordato, è una matrice quadrata
ed ha rango uguale a
se e solo se il suo determinante è diverso da zero.
Viceversa, supponiamo che il determinante di sia diverso da zero e dimostriamo che
è un automorfismo.
Poiché il determinante di è non nullo, il suo rango, e quindi la dimensione di
, è pari a
Poiché è un sottospazio vettoriale di
avente la sua stessa dimensione abbiamo che
e ciò prova che è suriettiva.
Detto il nucleo di
, dal teorema delle dimensioni segue che
e quindi è iniettiva. Ricordiamo, infatti, che una condizione necessaria e sufficiente affinché un'applicazione lineare sia iniettiva è che il suo nucleo sia banale, ossia che abbia dimensione pari a zero.
In definitiva, un endomorfismo sia iniettivo che suriettivo, quindi è un automorfismo, e la dimostrazione è conclusa.
Risposta di: Giuseppe Carichino (Galois)
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