I peggiori errori nella scrittura delle formule al pc

Errori scrittura formule matematiche

Quando si scrive con il pc può capitare di commettere degli errori di battitura. Quando però si scrivono formule matematiche si passa dai refusi a brutte abitudini che denotano una scarsa attenzione nei confronti della forma.

La forma e lo stile sono molto importanti in Matematica: leggi un racconto con qualche errore di battitura e ne capirai ugualmente il significato; se scrivi una virgola fuori posto nello svolgimento di un esercizio, rischi di mandare l'interpretazione alle farfalle. 

 

Un esempio?

x2+x+1=0

Per chi non si preoccupa dell'uso della corretta simbologia, potrebbe essere normale leggere la precedente equazione come

x^2+x+1 = 0

mentre per chi si attiene giustamente alle regole della sintassi matematica (e sa che la moltiplicazione tra numeri reali è commutativa) è naturale intendere

2x+x+1 = 0

cioè 3x+1 = 0. L'omissione di un semplice simbolo trasforma quella che vorrebbe essere un'equazione di secondo grado in un'equazione di primo grado. Volendo evitare o non potendo usare la scrittura LaTeX, la forma corretta sarebbe

x^2+x+1=0

indicando qundi l'elevamento a potenza con un accento circonflesso: base^esponente.

La situazione si aggrava ulteriormente quando lo studente distratto cerca di comunicare "in matematichese" con qualcun altro e magari ha sottomano la formula stampata su carta. Addio. Spesso subentra l'idea, molto egoistica, per la quale egli dà per scontato che tutto il mondo abbia sotto mano il suo medesimo testo. Dopo 18.000 domande evase in due anni e mezzo, noi di YouMath ne sappiamo qualcosa :| ... E conduciamo la nostra personalissima campagna di sensibilizzazione.

Ragazze e ragazzi: la forma è fondamentale in Matematica ed è il presupposto per una corretta comunicazione! Non date nulla per scontato e non siate mai approssimativi! Il corretto uso della sintassi matematica è sinonimo di attenzione, l'attenzione in Matematica è la base del successo.

Alcuni tra i peggiori errori nella scrittura delle formule

Vediamo i peggiori errori concettuali nella scrittura delle formule, quelli che mandano inevitabilmente a stendere l'interpretazione del testo. Vediamoli in ordine crescente di gravità.

A) Brutture varie ed eventuali

Livello 1

Non compromettono completamente la lettura, il testo bene o male si capisce lo stesso ma diventa inguardabile.

È una famiglia di storture in cui rientrano, a titolo esemplificativo ma non esaustivo:

- lettere greche indicate per esteso: beta, gamma, delta...e mi chiedo, data l'arbitrarietà dei simboli in Matematica, perché non usare delle lettere alternative e magari prese dall'alfabeto anglosassone?

alfa+2beta+3gamma+5

alpha+2beta+3gamma+5 

(sì, spesso e volentieri c'è anche l'aggravante alfa al posto di alpha), che sarebbe

α+2β+3γ+5

Non puoi usare la scrittura LaTeX? Non c'è problema, nessuno ti vieta di ragionare e di cambiare notazioni sin dal principio. In fin dei conti scrivere

a+2b+3c+5

può andare bene, mentre

a + 2b + 3c + 5

è ancora più comprensibile.

- Il Pi Greco. Va bene, non tutti hanno voglia di aprire una nuova scheda e ricopiare un simbolo speciale, però cose come

42TTcm

fanno perdere diottrie. Al più per indicare 42π cm si può usare la forma contratta riconosciuta anche dai calcolatori elettronici

42 Pi cm

anche se la cosa migliore è sempre indicare il Pi Greco col proprio simbolo

42 π cm.

B) Pedici

Livello 2

Uno spasso, una bruttura che ricorre spesso e volentieri, soprattutto tra gli universitari. Esempio: "Consideriamo il sottospazio vettoriale generato dai vettori

{v1,v2,v3,...,vn}"

che sarebbe

v_1, v_2, v_3, ..., v_n

In certi contesti si capisce a cosa si riferisca la precedente scrittura per cui sembrerebbe che essa non meriti il posto in classifica. La situazione semplicemente degenera quando i pedici sono coinvolti in equazioni e amenità simili, magari accompagnate da potenze, coefficienti, et cetera...

log(x1+3x3)=x1x2x3

che sarebbe

log(x_1+3x_3) = x_1x_2x_3

Quando si vuole indicare un pedice da tastiera, si suole scrivere

lettera_(pedice)

e non bisogna dimenticare che gli spazi non sono vietati dal codice penale ;)

log( x_(1) + 3x_(3) ) = x_(1) x_(2) (x_3)

C) Il nome della cosa e la cosa

Livello 3

Uhm, questo punto sembra misterioso. Potremmo chiamarlo Etichette. Vediamo subito un esempio: parliamo di Geometria Analitica e in particolare vogliamo fare riferimento ad una parabola, descritta dall'equazione y = x^2+1.

Decidiamo di appioppare a tale parabola il nome p; ecco cosa può succedere

"Ho la parabola p=y=x^2+1..."

No! p è il nome del luogo geometrico, y = x^2+1 è l'equazione che descrive il luogo geometrico. La precedente scrittura lascerebbe intendere che p sia un'incognita e lascia trasparire un livello di sensibilità analitica molto basso. :(

La forma corretta:

"Ho la parabola p: y = x^2+1..."

etichetta, due punti, spazio, equazione. Odi i due punti? Nessun problema, nulla ti vieta di usare la notazione per caratteristica

"Ho la parabola p = (x,y)∈R^2 t.c. y = x^2+1..."

D) Simboli particolari scritti per nome e per esteso

Livello 4

come ad esempio i radicali, il valore assoluto, le stesse potenze. Mi è capitato di leggere (si dice il peccato ma non il peccatore): "Come si risolve questa equazione?

radice di x = x alla seconda 

E no! :X Dai, vediamo come indicare in un modo accettabile i suddetti simboli evitando di ricorrere ad inutili copia-incolla. Possiamo usare tranquillamente la sintassi da calcolatore:

Rapporto tra a e b: a/b oppure a:b

Radice quadrata di x: sqrt(x) 

Valore assoluto di x: |x| oppure abs(x)

Elevamento a potenza di a alla b: a^b

Radice n-esima di x: x^(1/n)

E) Atti di fede

Livello massimo 

Lancia una moneta, fai quello che ti pare, tanto l'interpretazione in questi casi sarà sempre e comunque aleatoria. Meglio lasciar perdere in partenza. La famiglia degli Atti di fede™ rappresenta il peggio del peggio nella mala-scrittura delle formule matematiche e consta di due sottofamiglie che se la giocano a pari merito.

E.1) Funzioni e valutazioni

Perché è molto fastidioso, per usare un eufemismo, leggere cose come

sen90°, sqrt4, log2

una funzione reale di variabile reale manda una preimmagine in un'immagine, e molto volgarmente è definita a partire da un argomento. Anche se l'argomento si riduce ad un solo numero o alla sola variabile indipendente (la classica x ), non fare il bischero e usa le parentesi

sen(90°), cos(4), log(2) 

In sintesi:

FUNZIONE(ARGOMENTO)

Ancora non basta: un conto è se parliamo di valutazioni di funzioni, un altro se parliamo di funzioni

log(x+(1)/(x^2))

La precedente vorrebbe essere una funzione ma non lo è, quella che segue invece è una funzione a tutti gli effetti

y = log(x+(1)/(x^2))

o, volendo

f(x) = log(x+(1)/(x^2))

In sintesi: specificare sempre la dipendenza della variabile dipendente dalla variabile indipendente!

E.2) Le parentesi sono tue amiche

Omissione delle parentesi quando sono necessarie, il Re degli errori di forma, l'orrore che crea più danni psicologici allo sventurato lettore di turno.

Una innocua frazione algebrica come

(x+1)/(y+1)

si trasforma in uno psicodramma

x+1/y+1

No. Per come è scritta, l'ultima espressione indica

x+(1)/(y)+1

e oltretutto scrivere x+1/y+1 intendendo (x+1)/(y+1) denota una scarsissima consapevolezza della regola dell'ordine delle operazioni. Sì, quella che abbiamo imparato da piccini.

Non bastano? Ho tonnellate di esempi:

cos2x che vorrebbe essere cos(2x) e invece così com'è indica cos(2)·x

e^x+y che vorrebbe intendere e^(x+y) e invece sta a significare e^(x)+y

1/2x che vorrebbe rappresentare 1/(2x) e invece equivale a (1)/(2)x

Redazione di YouMath

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Tags: errori, orrori e brutture stilistico-ortografiche nella scrittura delle formule matematiche.

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